I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Don Luigi lece una breve pausa, come per respirare, e sbirciato
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      , rapidamente il conte, provò una soddisfazione infernale, vedendo che incominciava a prestare al racconto un'attenzione penosa, e che il suo volto, perduta l'espressione aperta e serena, a grado a grado si rabbuiava.
      — Ma ciò non basta, ripigliò poco dopo il Velasquez, continuando il racconto con istudiata e tormentosa lentezza. Lacerate le prime cambiali, la mia dea mi pregò di volerne accettare altre due, sottoscritte da lei, equivalenti a mille cinquecento fiorini come saldo del debito di suo marito; Immaginatevi la mia sorpresa.
      « — Voi scherzate, le dissi. Perchè volete riaprire una partita già chiusa e gittar pazzamente una somma che non vi chiedo ?
      « — Oibòl la sarebbe da sciocca, risposerai sorridendo, e voi sapete che non lo sono. Ecco qui le cambiali, soggiunse. Le ho preparate fin da ieri sera, fidando interamente sulla vostra bontà a mio riguardo. Non vi manca che la data e la firma bell'accettante.
      « E corsa tutta raggiante alla scrivania, prese una penna e le sottoscrisse.
      — Ma perchè? domandò ansiosamente il Fabiani, contorcendosi sulla seggiola, senza poter dissimulare lo spasimo del sospetto che rinasceva. x
      — Bravo! perchè? gli è quello che chiesi anch'io in tal momento. Ma la polacca per tutta risposta:
      « — Custodite gelosamente queste cambiali, mi disse, e tenetele pronte alla prima richiesta che ve ne verrà fatta. Se trascorsa una settimana, la persona 11011 si presenta, potete distruggerle, e ne rideremo come di uno scherzo, non inutile affatto, poiché valse a rappattumarci. Ma badate bene: non prima che sia passata una settimana, altrimenti non fo seeurtà dello scandalo che potrebbe nascere da una dimenticanza o da un'imprudenza.
      A buon conto, visto di non poterne cavar altro, riposi le due cedole nel portafogli, 6 aspettai. La mattina del giorno dopo, mentre mi abbigliavo per recarmi, come di consueto, al palazzo dell'ambasciata, un cameriere entrò ad annunziarmi la visita del marito della fcantante. Non vi riferirò le parole del nostro colloquio, che riesci vivo ed animatissimo. Presso a poco non farci che ripetere, quasi con Io stesso giro di frasi, il soggetto del nostro dialogo di poco fa. Il buon galantuomo sulle prime non volle credere a quanto gli veniva esponendo intorno al saldo delle cambiali. Levossi infuriato e protestò
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Luigi Velasquez Immaginatevi Fabiani