I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Ricambiatisi i primi colpi di fioretto, e provate le botte usuali-,
      che appartengono al convenzionalismo dell'arte, e stanno alla scherma
      # icome gli aforismi alla medicina, dòn Luigi, con sua gran sorpresa, si accorse che il discepolo poteva dar lezione al maestro, qualora moderasse il giovanile trasporto, più o meno pericoloso, secondo il carattere calmo o impetuoso dell'antagonista.
      L'esercizio procedeva innanzi da tre quarti d'ora co*risultati più soddisfacenti, e già toccavasi ^-difficile esperimento della doppia
      ** Vbotta di Sultzer, allorché il cameriere entrò ad annunziare ch'era pronta la colezione.
      Il Yelasquez gittò il fioretto, e indossato un suo robone di velluto grigio , eh* erasi tolto per aver più liberi i movimenti, infilò il suo braccio- in quello del Marinelli* e passò nel salotto, da cui erano sparite le più lievi traccie del saturnale della vigilia.
      Glie sul finire di. codesto'aseiokere che seguiva il dialogo, che noi. riferiamo.
      — Vi assicuro, barone, disse il Velasquez, trinciando un'ala di. pollo, che io devo un po'al sangue freddo, e un po'alle lezioni ricevute da Sultzer, il mio buon esito in parecchi scontri pericolosi. Xon è già la destrezza che vi manchi; voi avete un colpo d'occhio sicuro, ili
      pugno flessibile e vigoroso. Ma quanto a flemma, ne difettiamo affatto, barone. E'qui sta l'importante. Risogna che moderiate alquanto il vostro impeto, e badiate di non scoprirvi troppo nelle parate. Chi si batte senz'irà è padrone della vita del suo avversario — ò un assioma dell'arte. À meno che non vi battiate per farvi uccidere.... il che non credo, aggiunse sorridendo il Velasquez.
      — Vi trovereste- qualcosa di strano se lo facessi ?
      — ]\o davvero: morire è.... morire; e se gli e uno sproposito, è almeno uno di quelli che non si rifanno. Quanto a ciò ho i miei principi-! fissi e le mie incrollabili convinzioni. Tanto fa morir di morte naturale o violenta, d'una buona stoccata in campo aperto, « nel suo letto.,., per un' indigestione di pollo arrosto.
      E, per evitarne il pericolo, prese il bicchiere, che avea davanti, e vuotollo d'un fiato solo.
      — Però, parliamoci, francamente, soggiunse. Quali motivi potete avere per giltar la vita come un abito logoro, cui non valga la spesa iV un po' t refe per rattopparlo ?
      — Quanto a motivi ce n'ha d'avanzo, rispose il Marinelli, urtando sbadatamente con la forchetta contro la saliera e spargendo il sale sulla tovaglia.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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