I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Il conLe misurava a passi concitati il gabinetto, co'lineamenti travolti, Tocchio bieco e affondato sotto i folti sopraccigli aggrottati.
      À un tratto, ristette su'due piedi davanti al secretaire : ne vide i cassetti aperti, le carte sottosopra, o gittate a fascio sul pavimento.
      E quando chinossi per raccoglierle, scorse a pochi passi da se la busta dei diamanti, caduta di mano a Clementina, c i frammenti di una lettera lacerata.
      Cn barlume di speranza passò rapidamente sulle sue pupille attoscate; e par vegli che una voce interna gli dicesse clic da quello scritto, accuratamente distrutto, dovesse scaturire il baleno, che dissipasse le tenebre di quel mistero. - #
      Onde raccoltine a uno a uno i brandelli, prese a disporli con mano tremante sul tavolino.
      «
      Ma, per isforzi ch'egli facesse, non una parola riesciva intera e leggibile. Solo una frase, una frase equivoca per luti'altri ma non per lui.... una di quelle frasi, a cui la passione del momento dà un analogo significato, gli si stampò a caratteri di fuoco nella niente agitata.
      « li segreto rimarrà sepolto....
      Il conte appoggiò i gomiti al tavolino, la fronte alle paline, e-pensò.
      A qual segreto acccnnavasi?;,. Chi aveva scritto quella lettera?,.. Perchè era stata distrutta ?
      . 3\on poteva dubitarsene —cjuella lettera era stata scritta dal Yelasquez..., non di suo pugno, ma sua in ogni modo, e ciò nella supposizione che potesse andare smarrita .0 cadere in sue mani, in. vece che in quelle della contessa. Con quella lettera si fissava un convegno..., un convegno per quella sera. Clementina aveva accettato.... non senza esitare però.... forse anche con una speranza..,, la speranza di estinguere le obbligazioni che scadevano il giorno dopo. Difatto, a che rovistare nel secretaire se 11011 per cercarvi i diamanti? queMiamanti sarebbero» valsi diecimila lire. Fatalmente i diamanti, non c'erano più. Clementina avea preso biblista, Faveva aperta, e, trovatala vuota, F aveva lasciata cadere sul pavimento.
      E poi?...
      ?
      Alla muta interrogazione Roberto rabbrividì, ed il volto gli si cosparse d'un sudor freddo.
      II cruccioso sospetto, sulle prime vago e indeterminato, assumeva, distinti contorni e si tramutava in certezza.
      t


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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