I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      CAPITOLO XLVII.
      SPIEGAZIONI.
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      Quando Clementina rinvenne, i suoi occhi incontrarono primamente in quelli di suo marito.
      Ma li richiuse prestissimo come per sottrarsi a una visione che la spaventava.
      Roberto Fabiani, con un ginocchio piegato (lavanti a lei, le accostava tratto tratto alle nari un capo di pezzuola, bagnato d' aceto, ingegnandosi di farle aspirare V acre esalazione di quel liquore.
      11 portinaio svizzero — poiché appunto nella sua stanzina seguiva\
      la scena che descriviamo — sfavasene ritto in piedi da canto, con un
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      catino d'acqua fra mano, che il conte gli avea richiesto a prima giunta per ispruzzarne alcune gocce sul volto della svenuta.
      Il vecchio Giuseppe era corso per una vettura, .e si aspettava da un momento all' altro che ritornasse.
      Gli occhi di Clementina erano sempre chiusi. Roberto la credette in preda a un secondo deliquio, e or la scuoteva, or la chiamava a nome , or ne stropicciava le tempia colla pezzuola o cercava di scaldarne fra le sue le mani gelide e irrigidite.
      In questo mezzo, il portinaio, con quello stupida bonomia gri-giona che gli conosciamo , accresciuta in buon dato dalle bacchiche libazioni, esternava il suo parere alla meglio, e faceva le sue osservazioni.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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