I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (467/568)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      ascrivere questo piccolo sfogò di malumore all'inalterabile amicizia che vi professo. La nostra affezione giovanile, sebbene obliata da voi, ha lasciato nel cuor mio traccie profonde, ed incancellabili rimem-branze. Sono le ultime parole che escono dalla mia bocca su tal sog-' getto — la lastra di marmo,' che si sovrappone a una fossa, per* sottrarre all'occhio de'passanti la corruzione ch'essa racchiude. Se non
      %
      ho, come voi, la virtù dell'.obblio, avrò almeno quella del silenzio, e vi tenderò una mano soccorrevole come.... come a una sorella, vi piace?... Bene, dunque occupiamoci di ciò che importa. Domattina manderò pel mio avvocato, e farò che non s'inizi il processo.
      — Oh, signore ! esclamò Clementina, chinandosi con trasporto verso don Luigi, e raccogliendo nell' azzurro profondo degli occhi tutta la.riconoscenza di cui era capace quell'anima intemerata.
      — Quanto alla vostra visita di questa sera, il silenzio sarà reli-giósamente osservato.
      1/ emozione della contessa era al colmo ; essa le raggiava dallef ?
      pupille e le si spandeva sul volto come la bianca aureola di una luce crepuscolare.
      II Velasquez continuò:
      — Io prenderò le vostre difese, e rileverò il vostro nome comese si trattasse dell'onore... d'una mia sorella.
      /
      —* Oh, basta, signore. .. basta! esclamò Clementina^ stringendo le mani di don Lutei con inconscia dimestichezza.
      3Ia il Vejasquez, da vero gentiluomo, invece di trar profitto dello spensierato abbandono della contessa, o ricambiare l'affettuosa stretta di quelle mani, si alzò, levò un taccuino da uno de'cassetti della scrivania, e apertolo come per farvi un'annotazione:
      — Dopo ciò, signora contessa, ripigliò freddamente, saldiamo le nostre partite: pagate in contanti, o in tratte a vista su qualche banca ? % *
      Clementina, che si era alzata, vacillò, e ricadde sulla sua scranna,
      annientata:
      #
      — Tratte o contanti ? replicò don Luigi, ghignando. La contessa ruppe in singhiozzi.
      Senza Io sfogo del pianto, quel sarcasmo 1' avrebbe uccisa. Il Velasquez ripose il taccuino e le si raccostò , senza smetter del suo fare impassibile e schernitore.
      — Contessa, queste lacrime le sarebbero valse un tesoro per unm
      amante, ma non cancellano una sola cifra dal libro mastro d'un ere-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

Pagina (467/568)






Clementina Luigi II Velasquez Clementina Lutei Vejasquez Luigi Velasquez