I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (465/568)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      —(411 )—
      zione aveva accettato il portafogli inviatole come un soccorso della Provvidenza....
      E allora una voce amica, come una voce di angelo custode, le avea susurrato air orecchio: — Va, non frapporre indugio; tu puoi serbare P onore a tuo marito-, il padre alle tue creature: va stasera
      — domani sarebbe troppo tardi.... e allora il suo cuore batteva e ilsangue circolava più rapido nelle sue vene.
      iMa ora, cosa rispondere ad un uomo che si valeva de'suoi vizii come d' un' arme per combattere la sua onestà?... ad un uomo che le diceva : — Le donne che vengono in casa mia non parlano che sogghignando de' loro mariti. Voi lo sapevate , e ci siete venuta.... — Dunque?... — Che cosa fare?... a qual partito appigliarsi? Pagare?... E se al dimani, scoperto l'errore, fossero venuti a richiederle la restituzione di quel portafogli?...
      Alzarsi, fulminare co$ uno sguardo la cinica sfrontatezza di quel dissoluto?... E poi? suo marito sarebbe salvo?... sarebbe tolta l'onta di un atto eseòutorid? Non aveva ella udito tutto? le sue speranze dell'avvenire non si erano dileguate ad una ad una dinanzi alla inesorabile realtà del presente?...
      Ora che si è esposto alla meglio la situazione de'due antagonisti, ripigliamo il dialogo al punto in cui l'abbiamo interrotto.
      — Signore, disse Clementina senza levar gli, occhi da terra, come se temesse d'incontrarli in quelli di don Luigi, stanno in vostre mani cinque cambiali, segnate da mio marito.
      — Appunto: cinque cambiali giratemi da vostra zia la marchesa. Clementina impallidi.
      — La marchesa Fabiani?
      — La marchesa Fabiani.
      — Accettate da lei?
      — Oibò ! esse datano da sei mesi. Dallo scrigno di un usuraio passarono sul tavolino di vostra zia. Recatomi a farle visita, la marchesa mi disse: — Don Luigi, come state?— Male, mi annoio. — Volete che vi procacci delle emozioni? — Volentieri. — Costano care.
      — Quanto? — Diecimila lire. — Come vedete, la marchesa non si ingannava. Io avrei pagato il doppio il piacere di starmene vicino a voi, Clementina.
      Queste parole furono accompagnate da un rumor sordo — il rumore delle rotelle del seggiolone che scorrevano sul tappeto.
      La contessa levò gli occhi, e vide a pochi passi da sè don Luigi, che protendeva le braccia per .impadronirsi delle sue mani.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

Pagina (465/568)






Provvidenza Clementina Luigi Fabiani Fabiani Luigi Clementina Luigi Clementina