I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Prove quante ne volete, rispose il Velasquez con cinica sfrontatezza. Io tengo in mano cinque cambiali firmate da suo limito.
      »
      — Lo so.
      — Queste cinque cambiali scadono domattina.
      — Il conte non paga, e voi le fate protestare.
      — Diamine ! si sa bene, bisogna salvar le apparenze.
      — Cioè?
      — Cioè la .contessa verrà da me, e salderemo le nostre partite.
      — Resta a sapere in qual modo?
      — In qual modo?,..
      Don Luigi si alzò, e accostatosi a don Filippo; gli battè sulla spaila con aria di compassione.
      — Povero collegiale !
      Un baccano d'inferno accolse le parole del calunniatore. Si fecero augurii, brindisi, felicitazioni. Lo sciampagna saliva al cervello; furono tenuti propositi orribili, come solo poteva ispirarli l'ebbrezza, allorché entrò un cameriere — lo stesso che aveva accolto la contessa — e avvicinatosi al suo padrone, gli susurrò qualche parola all' orecchio.
      Ma una di queste parole non fu proferita abbastanza sommessamente perche non fosse udita da Reginaìdo.
      — Signori, gridò agi' invitati, siamo aspettati nell'altra sala.
      — Aspettati ! da chi ?...
      — Da.,..
      Il Velasquez fu pronto a interrompere Reginaìdo :
      '— Signori, in nome del vostro onore, io credo che nessuno sarà ardito di passar nel salotto. Reginaìdo, se mi siete amico, ve ne prego.... Oh, vivaddio ! signori, ve Io comando. ,
      E piantatosi sulla soglia colle spalle volte alla porta, protese il braccio diritto, con tale imperioso aggrottare di sopraccigli, che gli invitati, i quali già si erano al zìi ti per accorrere all'invito di Reginaìdo, dovettero indietreggiare.
      In questo mezzo il Marinelli, che, solo fra tutti, serbava libero l'uso delle sue facoltà, approfittando del momentaneo-scompiglio, erasi accostato inavvertito alla porticina del contigno salòtto, e git-^ tatovi un rapido sguardo traverso alla toppa, se n'era ritratto pallido e sconcertato.
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      AI Velasquez non isfuggi il movimento, per quanto rapido, nè la commozione, per quanto fugace e apparentemente superficiale. Perciò mosse incontro al barone e gli disse sommessamente, con uno di quelli sguardi, che commentano le parole :


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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