I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      CAPITOLO XLV.
      DOPO IL BISCHETTO,
      La cena era al suo termine.
      Don Filippo, Reginaldo e l'Albrizzi, ciascuno al fianco della sua ganza, sedevano a una tavola circolare, coperta da lina tovaglia finissima damascata, su cui vedevansi qua e colà larghe, macchie rossastre, come di vino versato, presso fi bottiglie dal lungo collo, in parte vuote, in parte pretenziosamente suggellate di cera rossa, elevnntisi con una specie di sprezzante sussiego sul minuto popolò de*bicchieri.
      Un vecchio famiglio aveva finito in quel punto di sgombrare la tavola da5copiosi rilievi di quel banchetto per lasciare che le bottiglie compiessero senza impaccio le ultime evoluzioni — e le più deAsive — di quella giornata campale, combattuta tra-un bicchier di sciampagna, un bacio, un alterco od un epigramma.
      Don Luigi, assiso rimpetto al marchese, faceva gli onori di casa collii, più squisita galanteria.
      Le otto fiammelle di quattro argentei doppieri gittavano i loro bianchi e vacillanti riflessi sul volto acceso de" suoi commensali. — Parlavano tutti a una volta, battevano del pugno sulla tavola, o si rizzavano in piedi per poi rovesciarsi sullo schienale delle loro seggiole, ricadendo in quella stanca apatia, in queir inconscio e fantastico stordimento, che precede di poco tratto Vesaltazione dell'ub-briachezza.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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