I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      non garbasse il mio procedere di quésta sera, si convochi la Compagnia in assemblea straordinaria ; benché eletto capitano a vita, io sondisposto a rassegnare i poteri, e d rientrare nella vita privata, prima di macchiar V onor mio con un «un'infrazione de'regolamenti che abbiam giurato di rispettare. '
      Golasecca lo ascolta a'bocca aperta.
      Tu parli come un avvocato, gli dice; ma il diavolo mi porli se ho capito un' acca di quanto hai detto. '
      Il capitano gli volge uno sguardo eh' è compassione e disprezzo allo stesso tempo.
      Cosa vuoi capirci, marmotta, se non leggi mai gli atti uffiziali • della Gazzetta?
      In quella che discuton fra loro, entra uno sconosciuto, si dirige verso il banco della Veronica, e le chiede da bere.
      Poi va a sedersi a una tavola presso 1' uscio.
      Quello sconosciuto è Gabriele.
      Lo sporto de'tre massicci pilastri che, sorreggendo le arcate, dividono in tre parti ineguali quella tenebrosa stamberga, gli toglie la vista dall'ultima tavola, a cui sono assisi Mangiamicche, Golasecca e Francesco.
      D' altra parte, anche vedendoli tra pel buio, tra per la distanza interposta, non li avrebbe riconosciuti.
      Quanto ai discorsi eh' essi fanno , non gii giunge < all' orecchio che un.confuso bisbiglio, interrotto di quando in quando da qualche energica esclamazione.
      Ora dobbiamo avvertire che queste esclamazioni non escono
      »
      dalla bocca del Legnaiuolo.
      Come spiegare altrimenti quell'aria di sicurezza con cui il segretario empie a mezzo il bicchiere, vuotandolo a centellini tra P una e l'altra boccata di fumo, che aspira lentamente dalla corta canna d' una bianca pipa di gesso ? $
      Una sola parola proferita dal Legnaiuolo l'avrebbe posto in sospetto di ciò che si macchinava contro lui.
      Sgraziatamente questa parola sfuma in un sibilo inarticolato, ed egli non può udire che il riso stridulo di Golasecca e la rumorosa approvazione di Mangiamicche.
      So Gabriele fosse andato a sedersi alla seconda tavola, invece di porsi vicino all' uscio per udir meglio il rumore che avrebbe fatto la carrozza del conte Fabiani hcIF allontanarsi, se il Legnaiuolo fosse
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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