I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Quella benedetta ragazza è venuta a scompigliar sul più bello
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      i nostri progetti.... La colpa è tutta vostra , barone. Un uomo di qualità come siete voi non doveva invescarsi con simil gente. É vero che al cuore non si comanda , ma.... »
      —• Chi vi dice che abbia amato Camilla?
      — Però glielo deste ad intendere, tant' è vero che la poveretta ne va rifinita.
      —» Bah ! bisogna esser gonzi per credere che una donna possa morir per amore. Passioni di simil fatta o non esistono, o tutt' al più costituiscono un' eccezione. Se ciò non fosse, i romanzieri non se ne sarebbero impadroniti, e non ce le avrebbero presentale sotto tutte le forme possibili fino alla sazietà ed al disgusto. Un' etisia per amore!... Davvero éhe mi fareste ridere, se ne avessi la volontà. Io era stanco di perdere, voi lo sapete : mi era accorto che papà Guglielmi adorava la sua sentimentale Camilla, — Coraggio: dissi tra me, se giungo a padroneggiare a mio senno il cuore della figliuola, io mi fo un alleato, per la vita, del biscacciere, e lo costringo, sempre nel-l'interesse della figliuola, a chiuder un occhio su certe gherminelle che possono ricostruire la mia fortuna.
      — Il progetto era ardito,
      — Meno di quanto lo supponete. Finalmente non trattavasi che d'apporre un segno quasi impercettibile sul rovescio d'alcune carte. Sulle prime papà Guglielmi, o non lo seppe, o fe' le viste di non addarsene. Quando glielo dissi per evitare un'imprudenza da parte sua, montò sulle furie, minacciò uno scandalo.... Ma era troppo tardi. Io gli feci capire in poche parole che se avea chiuso un occhio sull' amore di Camilla con un par mio, in via di compenso dovea chiuder l'altro sulle mie debolezze; alla fintine non trattarsi che di una legittima rappresaglia; riguadagnare il perduto, e mettermi in posizione di poter sposare la sua figliuola.
      « La vanità paterna del biscacciere fu lusingata dalla proposta. Assenti mediante certe piccole restrizioni, che in seguito non mi feci scrupolo di violare. j\è contento a ciò, per maggiormente adescarlo, gli sagrificai la metà del guadagno,
      « Durante un anno, i nostri affari andarono a gonfie vele: ne' primi sei mesi potemmo raggruzzolare un capitale netto di cinquantatremila lire. Papà Guglielmi, cacciati gli scrupoli, ne gongolava. L'onestà è un'abitudine, e ce ne spogliamo facilmente per assumerne un'altra più vantaggiosa. Non vi sono che gli sciocchi, i quali credono alla forza


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Camilla Guglielmi Camilla Guglielmi Camilla Guglielmi Coraggio