I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (336/568)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      *
      —( 292 )— '
      la buona volontà di farvi vedere il sole a scacchi dall'inferriata d'una prigione. Potete credere che ho risposto per le rime all'impertinente..-. Forse è un duello che mi tiro sulle braccia, ma tanto fa !... io mi vanto d' essere vostro amico, e se c'è ombra di verità in quel che dicono delle vostre strettezze, contate pure su me: volete cinquecento lire?... ne volete mille? ne disporrò con piacere per far servigio a un amico.... Ma venite stasera, ritentate la sorte, e quando vi sarete rifatto, ritiratevi. La vostra onestà è conosciuta abbastanza: nessuno potrà biasimarvi.... Che ve ne pare? » — II eonte rimase pensoso; poi strinse la mano al barone, e gli disse: — « Grazie. Però, se mi siete amico, non mi parlate più di giuocare. Non sempre si può avere la forza di respinger profferte così seducenti. » — Questo dialogo fu da me udito, benché fatto a voce sommessa. Il conte, attraversando il mio stanzino, mi disse: — a Santocchio, oggi non sono in casa per nessuno. — Nemmeno pel signor barone? — Nemmeno pel signor barone. »— La giornata passò come al solito.... Sull'imbrunire/entrò Andrea: Io mandava il conte per sapere se nessuno era venuto a cercarlo, avvertendomi che, se mai giungesse qualcuno da San Colombano, Io lasciassi passare. Si aspetta l'Aggrinzato.
      — Giuseppe, contro il consueto, non si recò alla posta.... Lettere non se ne son ricevute.
      27 Novembre.... — Novità grandi. Stamattina la cuoca entrò dar
      me con aria di mistero. La vecchia Prassede tende alle bevande spiritose in generale e alla grappa (1) in particolare. Aveva un po'di rosolio.... fondo di bottiglia più che altro, ma bastante a far ciarlar la Prassede. Ecco il fatto. — Il eonte e la contessa terminavano di pranzare. La giornata era rigida : fu ordinato all' Andrea d' accendere il fuoco nel camminetto. Andrea era brillo — il che gli capita di
      #
      sovente — e quando è brillo ha l'umore più bestiale di questo mondo. Yittorina levossi da tavola, e Io seguì nel salotto. Mentre collocava con mal garbo la legna sugli alari, Andrea brontolava e sacramentava, senza badare che la bambina stava lì ad ascoltarlo. — « La e una vita da negro, diceva il mariuolo — non si può durarla.... non , c' è cristiano che ci possa reggere.... Quel cane d'un conte !... Sono tre mesi che non si tocca un picciolo di salario, eppure che fumo I
      — Andrea, perchè non sei andato alla posta?... Andrea va giù dal portinaio.... Andrea quante volte ho a dirti che il fuoco del camini-
      (1) Acquavite.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

Pagina (336/568)






Santocchio Andrea San Colombano Aggrinzato Novembre Prassede Prassede Andrea Andrea Acquavite Potete Andrea Yittorina Andrea Andrea