I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      A metà del viale, il suo piede urtò in un corpo molle; si chinò e vide moro, immobile, senza vita, colla gola squarciata, da cui sgorgava un nero flutto di sangue.
      Più lontano ; a dieci passi di distanza, due uomini lottavano corpo a corpo; uno di essi era Bernardo, il fattore, l'altro....»
      Luigi! sclamò il conte, gittandosi fra' contendenti.
      A quella voce Bernardo con un urto violento sprigionossi dalle braccia del suo antagonista, e fe'per darsela a gambe verso la palazzina, ma il cavaliere (il lettore l'avrà riconosciuto) dèscritta rapidamente una curva, gli abbarrò la strada, gridando: * -
      Roberto, bada che quest'uomo non ci sfugga.
      Perchè? . ' , ?
      Il perchè lo saprai. c «• » r.fConduciamolo nel padiglione, v ' *
     
      ».
      Si può'farlo senza.svegliar la marchesa? .< Certo. : *
      Andiamo. " * \ % \, : \ 1 . - - '
      Entrati nel padiglione, il conte chiuse a due giri l'.uscio della
      »
      prima camera, e levata la chiave dalla toppa, disse a Bernardo:
      Voi ci aspetterete qui, e senza far chiassò. Badate-che la finestra è un po'alta; del resto, libero liberissimo di fiaccarvi il collo, se lo volete.
      iNon sono gonzo io, rispose 11 fattore," e andò a rincantucciarsi nell' angolo più buio di quella stanza. . » ^ t
      Entrati nella seconda cambra, fe accostato l'uscio per precauzione, i due amici si precipitarono 1!uno fra le bi-accia dell'altro, e si tennero stretti per alcuni secondi senza parlare,,con un trasporto di indicibile tenerezza. Soddisfatto a quel primo bisogno del cuore, il cavaliere trasse l'amicò nel fondo del gabinetto, e si assise accanto a lui sul sofà. Il silenzio si prolungava. Roberto non crasi per anco riavuto dalla sorpresa. L'improvvisa comparsa del cavaliere, il modo ardito e bizzarro d'introdursi nella palazzina,, a quell'ora di notte, scavalcando il cancello, tutto Ciò formava un' complesso strano,
      terribile, misterioso, che Roberto temeva di penetrare.
      «
      Il cavaliere gli prese una mano, e strettala con affetto fra le sue: ¦ ;
      b -Tu non mi aspettavi? gli disse.
      IXo, balbettò il conte; nè so comprendere....
      Il perchè mi sia introdotto qui come un .ladro; è forse questo


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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