I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Ebbene?
      — Ebbene, quando appresi che Roberto frequentava la sua società, non so perche, ma il cuore mi si raggruppò, ed ebbi come un presentimento che mio figlio, un giorno, dovesse amarla.
      — E ciò vi addolorava?
      — Sì.
      — Perchè?
      — E me lo chiedete?
      Lo sguardo desolante, con cui furono accompagnate queste parole , diede loro una straziante significazione.
      Il cavaliere si alzò, e, come se rispondesse a quello sguardo:
      — No, voi vivrete, sclamò, vivrete per riabbracciar vostro figlio! La contessa crollò mestamente il capo senza rispondere.
      — Io parto stasera*... subito.... L' inferma gli tese la mano:
      — Grazie.... ma è tardi.
      — E se io vi dicessi d'aver un indizio.... quasi la certezza di ritrovarli?
      Un raggio di gioia balenò su' disfatti lineamenti della contessa.
      — Sapete dov'è Roberto? sclamò, rizzandosi sui gomiti; ma tosto ricadde suli' origliere, e soggiunse con voce fioca :
      / — Essa lo ama.... io morirò senza rivederlo.
      Indarno tenteremmo descrivere l' accento di profonda disperazione con cui venivano pronunziate dalla contessa le parole: essa lo ama. V'era qualcosa di strano, di misterioso e terribile in quel maternopresentimento.
      Il cavaliere si trasse di là sgomentito.
      Giunto ncll'anticamera, e voltosi al medico che usciva cogli altri :
      — Signore, gli disse, non vi chiedo se la contessa vivrà....*
      — Ma quanto vivrà, interruppe il dottore, che ne avea indovinato il pensiero.
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      — Potete accertarlo?
      — Partite stasera?
      — Subito.
      — E fate conto di ritornare?
      — Domani.
      — Press' a poco?
      — A quest' ora.
      — Supponiamo un ostacolo.,., un ritardo qualunque.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Roberto Roberto