I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Dui canlo suo, la marchesa, fatti chiamare i servi che si erano dati attorno per porre in assetto la camera di suo nipote, li arringò gravemente, facendo Ipro comprewdere il perchè si dovea serbare scrupolosamente il silenzio su-quest'affare.
      I servitori chinarono il capo, giurando di non tradire la fiducia-riposta in essi dalla loro padrona per quanto avvi di più sacro per una livrea — il suo salario.
      Riepiloghiamo.
      II conte Fabiani si era battuto col barone Pucini, perchè quest'ultimo, dopo cena/e per motivi notissimi in società, si era lasciato andare agl'insulti contro la marchesa.
      Primo duello. „ • *
      .. Di più, un inglese, invitato alla cena, e clic si era ubbriacato come un inglese, avendo voluto mettersi fra'contendenti è pigliar le difese del barone, avea toccato, com'era di giustizia, uno schiaffo, che lo .fece ruzzolar' sotto la tavola, in quella posizióne comoda e „ prediletta da tutti gl'Inglesi, quando vogliono agevolare, la digestione del loro classico plum-pudding, o del non meno tradizionale rostbeef, dopo che li hanno annaffiati di parecchie bottiglie di madera o di . porter.
      Secondo duello.
      Nel primo scontro i due avversari!, ricambiatisi due colpi di pistola , si dichiararono soddisfatti. .
      Nel secondo l'inglese, incapponitosi a voler.bruciare una mezza dozzina di cartuecie, dovette accontentarsi, di sole due scariche, per poi cader riverso fra le braccia de' suoi padrini, biascicando God damne, ecc., — la più energica imprecazione del suo paese.
      Fatto ciò, il Fabiani passò il confine, e si rifuggì nei Piemonte.
      Ma, dopo un mese, venutagli a noia la monotonia, del vivere torinese, rifece i bauli e passò in Toscana.
      La sera dell'otto aprile alcune persone, gravi, silenziose,- mature, stavano sedute in giro presso al letto della.contessa.
      La mattina dello stesso giorno, la vecchia signora era stata affetta da'primi sintomi della malattia, clid dovea condurla al sepolcro. Nessuno parlava.
      À un tratto l'ammalata levò il capo, e tese l'orecchio con ansietà.
      — Una lettera di Roberto!...
      Gli astanti credettero che delirasse.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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