I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Non si sa. Conoscete la sua abitazione?...
      — Ebbene ?...
      — Ebbene, un vicino;... un giovine di negozio al,Carrobbio, nel tornarsene a casa, passò davanti alla camera di llampicone. Ma non aveva ancora attraversato P andito in tutta la sua lunghezza, allorché udì un fioco - grido', come il lagno di un uomo che non ha voce bastante per chiamar soccorso; Il giovinotto ritornò sui suoi passi m tese P orecchio, e accertatosi che la voce partiva dalla camera del cen~ ciaiuoloj spinse l'uscio ed entrò. Cominciava" a far notte. La finestra era spalancata-, ma» guarda e riguarda, in camera non si vedeva nessuno. Che il diavolo se P avesse portato via, snebbiandosela per la finestra?... Fatto sta che il giovinotto si fe' subito al davanzale, e cercò coli'occhio nel cortiletto clic sta di sotto. Allora vide come un' ombra che, rasentando la muraglia, scompariva dietro un' usciuolo che mette sulla contrada. Ma non stette a pensar molto se era ombra o corpo vero quello* che% avea veduto", poiché il lagno si fe' sentir nuovamente; Corse all'alcova, sollevò le cortine, e.... indovinate mo* chi c'era?... niente altro che Rampicone.... ma in quale stato!... il povero diavolo giaceva supino sul letto con una larga ferita, sotto* l'ascella sinistra e due nelle reni. Le4 coperte erano sossopra in un fascio.... le lenzuola bucate e lacerate in' più parti. Questo farebbe credere che il brav' uomo siasi difeso come un leone, benché a letto e senz' armi.... Ma, nossignore, dicononn vece che si. è trovato un coltello vicino a lui, un coltello che alla foggia e a certo intaglio del manico, molti conobbero per quello del cenciaiuolo.... Di più, frugando nel letto, fu rinvenuta una lettera sotto il capezzale.... Ma che lettera due sgorbiacci fatti in fretta e col lapis, i quali dicevano: — « Si muore di fame come di coltello ; io scelgo quest'ultimo.... la si finisce presto, e-si soffre meno.... Gesù e-Maria !..,» Non vi sileggeva altro; due o tre-parole erana cancellate.. Quando il giovi-
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      notto entrò nell' alcova, llampicone* fiatava ancora. Gli-venne chiesto da Chi avesse avuto quelle coltellate^— Sangue.... la camicia.... ù lui! — ecco le sole parole che potè balbettare.... poi stravolse gli occhi, e buona notte alla compagnia.. Ecco ciò che ho potuto raccogliere. mezz' ora fa r da' curiosi che facevano ressa davanti alla casa del cenciaiuolo.— Amici miei, il povero Rampicone era un brav'uomo; pochi sapevano assestare un pugno, dire una barzelletta a proposito, e vuotar un boccale con più prestezza e con più buona, grazia. Scegli non ci avesse lasciali, noi, suoi vecchi amici, non sarebbe morto;


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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