I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      a modo e di bell'aspetto, come son io, potrà passare la nottata alla bettola e levarsi dopo le dieci, senza temere i rabbuffi d'alcuno, poiché gli zii come mio zio Nicola devono essere assolutamente soppressi.
      — Oh bella! obbiettava poco dopo l'intrepido socialista, ma la legge non sono mica io che la fo.... la legge la fanno i ricchi.... Oliva e di' a uno di costoro che tenga cento e dia mille. Gnaffe! la sa-
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      rebbe stramba invece che lupo mangiasse di lupo !...
      Per ciò conchiudeva :
      \Non potendosi procedere legalmente air eguale ripartizione delle ricchezze, io penso, giudico, e credo opportuno:
      1.° Che tanto vale la forza quanto l'astuzia;
      2.° Che quando si difetta della primate lécito compensarsi colla seconda ;
      3.° Chein guerra (non dimentichiamoci che Mangiamicche fu militare) le insidie, i falsi allarmi, le sorprese e gli agguati si chiamano stratagemmi, e si porta alle stelle chi sa condurli più sottili e coperti; ' % r
      4.° Che la vita è una continua ed accanita battaglia;
      5.° Che in questo stato di guerra permanente tra poveri e ricchi, tra produttori e consumatori, devono esser permesse le insidie, le sorprese, le aggressioni e gli agguati ; tutte cose innocentissimeingegnosi stratagemmi — in barba al codice penale che s' ostina a denominarli altrimenti — piccole avvisaglie d'avamposti, per non esporsi al pericolo d'una battaglia campale, d'un attacco ultimo e decisivo.
      Il problema, da quanto appare, era stato sciolto malissimo, a colpi di scure, diremmo, eppure il nostro futuro eroe s'indirizzò seco stesso i complimenti più lusinghieri per acume di niente, e sottigliezza di raziocinio.
      A ogni modo, finì di vestirsi, e, uscito di casa, la pipa in bocca e le mani in saccoccia, pigliò giù giù pel bastione di Porta Ticinese, sciamando tratto tratto, tra una boccata e l'altra, fra sè: — « IVon più poveri! » colla medesima prosopopea con cui Luigi XIV aveva altra volta sciamato: « Non più Pirenei! »
      Fuor di porta, a pochi passi dalla bottega d'un liquorista, s'imbattè nel Guercio, che, seduto au un monte di calcinacci d'una vecchia casa che demolivano, godevasi in santa pace il tiepido raggio d' un bel sole di primavera.
      In quel punto traversava il bastione una splendida carrozza sco-


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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