I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      greto legame che li fa cooperar di conserva a uno scopo determinato. Gli è il prologo d'un gran dramma, sono figure appena delineate d'un quadro, frammenti disgregati d'un tutto, membra sparte d'un corpo in cui s'informa il concetto. > * »
      Questo stimiamo premettere affinchè non ci si chiedano, fin dal principio, le violente emozioni, i vivi contrasti, e la febbrile concitazione del dramma.
      Gli spiriti stanchi e annoiati gittino il libro in un canto, e si ricattino del tempo perduto colla lettura di qualche pagina della Gazzetta de' Tribunali. Tipi di degradazione morale quali un Maestro di Scuola una Civetta o un Ferrami, fortunatamente non hanno, uè ebbero mai riscontro fra noi. La parola Mistero non suona depravazione, ferocia, stupro e assassinio soltanto, nè le emozioni più dolci e gradite sono quelle che ci suscita in cuore il delitto- V'hanno dolori in-
      * X V ^compresi, espiazioni lunghe e penose, magnanimi sagrifizi ignorati, che, a parer nostro, valgono l'abbiettezza ,ia brutalità ed il cinismo d'un branco di belve, accovacciate nella penombra d'un Tapis-frane dove cola la feccia della società parigina.
      Detto ciò, proseguiamo.
      Mangiamicche vuotò sulla palma la calda cenere della pipa, e seguì coli'occhio Fanello, lanciandogli dietro un lungo sguardo di tenerezza.
      — Quegli è un tomo ! disse fra sè, avviandosi lentamente all'osteriaA
      della Lupa. Il cervello d'un uomo nella zucca d'un monello che compie appena i dieci'anni.... In fede mia, che se non fossi Mangiamicche, vorrei aver nome Fanello.... Ed io l'amo come un mio figliuolo, io, che non ho mai amato nessuno.... neppure me stesso, eh'è poco. IVon so perchè, ma quando do del naso in un mariuolo destro e vivace come colui, gongolo tutto, e dico fra me: — À meraviglia ! buon germoglio, larga messe, e pane a ufFo. Siamo 'schietti: poco su, poco giù, le unghie le abbiamo tutti, e tanto vale un mestiere che un altro.... Chi non ruba al dì d'oggi? La è un'industria anche questa.... Tutto sta a saper fare, e bazza a chi tocca!... Gli è appunto quello che il Legnaiuolo non vuol capir**.... E quando ieri l'altro gli dissi: — Bravo, Francesco! tu cominci a capirla: un po'di lima non guasta.... Impara l'arte, e mettila da parte.... gli è un provèrbio che non falla, e dopo il'povero Bosso, ch'è morto, gli ci mancava appunto un magnano al Lampione. Non tutti gli usci si sgangherano con un pugno; e se i ricchi hanno il diritto d'inventar nuovi congegni per chiuderli,


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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