I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      vora dì e notte come uno schiavo.... gli è quel cagnaccio senza cuore dei suo principale che butterei nel naviglio^.. Tanto e tanto, se lo conoscessi, mi arrischicrei di andar su, e dirgli che se mai gli occorresse niente.... Dio mio, si fa la minestra a' gatti !... Ieri la moglie dello spazzino gli ha dato un po'di brodo.... ma oggi.... chi lo sa?...
      Anche lei, povera tapina, nè conta pochi del mese.... Basta ; bisogna
      *.
      «assegnarsi e pigliare quel che Dio ne manda.... Ho ragione sì o no, signora Paolina ?
      La stiratrice non risponde : saluta e si ritira dalla finestra. L:i signora Raimondi fa lo stesso, ma con un viso che par che dica : — C'è cascata subito la piccina. Intanto Paolina è corsa in camera, In coperto diversi cassetti e un armadio, ne leva due lenzuola nuove di filo, fresche di bucato, alcune camicie del suo Francesco, a cui ell.inon pensa più in quel momento, una coperta di lana e due fodere pe'
      ^»
      guanciali. Poi, fatto un fagotto di tutto questo, senza pensare a scrupoli o sofisticare su ciò che conviene o no a una ragazza sola com' era lei, corre su per la scala dalla moglie dello spazzino.
      La buona donna , saputo perchè veniva, spicca un salto dalla contentezza, piange, ride e batte le mani. Poi entrano tutt' e due in quel nido di rondini che si chiama la camera di Gabriele. In due minuti il letto è rifatto, disteso, rimboccato, nettato il pavimento, spaz-
      «
      zate colla granata le secolari fila de' ragni dall' inesorabile moglie dello spazzino, tolta la brocca, rinnovata 1' acqua, rassettate le scranne, raddrizzato il piede storto del tavolino e....
      Le due donne dovettero uscire perche Gabriele cambiavasi la camicia. •
      fCiò nullameno, quasi a dispetto delle cure prodigategli dall' ope-raia, la salute di Gabriele peggiorava di giorno in giorno. Le occhiaie si fecero più profonde, il respiro più grave e affannoso, il rosso acceso de' pomelli mutossi in un livido pavonazzo. Non è a dirsi il compianto e il gran ciarlare che se ne faceva fra gl' inquilini del casamento. Non passava mattina senza che le.comari s'appostassero dietro all'uscio, aspettando che il medico discendesse dall' aver fatto la sua visita al povero (jiovinotto.
      E,così?.gli chiedevano, come sta?... Come l'ha trovato?...
      C'è da sperare?... Guarirà?,..
      i », * .
      , 11 dottor Salsilli, eh' era uno speziale fallito e avea smesso la spàtola per la lancctta/gonfiava le gote, crollava il capo, e stringendo jl labbro inferiore fra l'iiidiec e il pollice, rispondeva :
      é + s '


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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