I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      stra, spiccando dal fondo bruno de9 capelli lucidi e inanellati. I guasti fattivi da una lunga e penosa malattia non aveano potuto cancellarne quell'impronta di gioventù, di bellezza, di ritrosia verginale, di dolcee santa rassegnazione.
      Ciò nullameno, se il bello fisico, a giudicar da' tipi immortali lasciatici dall' arte greca, risulta da un complesso armonico di linee e di proporzioni, Paolina non potea dirsi bella nel senso espresso dalla parola. Tutt' al più l'avrebbero detta avvenente e graziosa, come tante altre che passano inosservate, o che studiano di farsi troppo osservare,
      alternando occhiate e sorrisi dietro le vetrine d'una crestaia. Ma era
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      buona ; e le qualità morali, trasparendole dal sembiante, davano un certo vezzo per fino alla irregolarità delle.sue fattezze.
      Se poi vorremmo gittar rapidamente uno sguardo sul passato di questa donna, e indagar la causa di quella colpa^ che la poveretta ha lungamente e dolorosamente espiato, noi troveremmo nello stesso fallo una prova di quanto abbiamo asserito.
      Mortale la madre prima che compiesse i vent' anni, ella trovossi sola nel mondo , senza parenti, senz* amici, senza una persona che l'amasse davvero e che le fosse larga di consiglio e d' aiuto, poiché Francesco, se dobbiamo argomentarlo da alcune parole sfuggitegli pur dianzi nei suo colloquio col muratore, non era tal uomo da tenerle luogo di tutto questo, lui, fino scapato, uno scioperone, un brutale!
      E questa povera martire delle violente passioni, degl'impeti irre-frenati e della colpevole, accidia di suo fratello, era eondannata a starsene continuamente occupata d'un lavoro penoso; e non solo di giorno, ma le intere notti vegliando * per accudire alle molte pratiche di stiratrice, traendone di che campare onestamente per sè e per Francesco, a cui pagava i disòrdini d'una vita trascorsa alla bettola, fra un mazzo di carte e un boccale, in compagnia di donne prezzolate e di ladri.
      Eppure, mai che si udisse un lagno, mai ch'escisse un rimprovero da quella bocca, che schiudevasi al più dolce sorriso, allorché Francesco le muoveva incontro carezzevole per deporre il suo primo bacio della mattina sulla sua fronte bianca ed aperta che il dolore non avea corrugato. '
      È vero che spesse volte quel bacio era il primo e V ultimo di quél giorno, poiché il fratello, avutone quel tanto che gli occorreva per sbevazzare, batteva pel lungo e pel largo il lastrico del quartiere, o cacciavasi nclP affumicato stanzone della Lupa, o sdraiavasi presso


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Paolina Francesco Francesco Francesco Lupa