I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      potesse dare un crollo, non che muoversi per chiamar soccorso. I due capi di questa corda erano legati al piede d' uno sconquassato lettuccio, che stavasene arrovesciato in mezzo alla camera col coltrone e co'materassi sossopra. Poco lungi, un mazzo di carte sparpagliate sul pavimento,* un tavolino riverso e una boccia di cristallo in frantumi. v
      « Come tu vedi, il ladro era pratico del mestiere, e avea preso bene le sue misure. Di più, acciocché la poveretta non strillasse , le si era sbarratala bocca con un grosso fazzoletto di cotone a quadrelli turchini, che le strozzava la parola, permettendole appena di rifiatare. ' > ' ! ' *
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      « Slegatala, rimesso in piedi il lettuccio, e,fattala adagiare so-vr'esso, si diè principio all'interrogatorio:
      «— Dov'è il ladro?... Io conoscete?... d'onde è scappato? le chiesero più persone in un tempo, accalcandosi intorno al letto.
      « La Malapaga stralunò gli occhi, e non mosse ' labbro, non che rispondere a quella prima sfuriata.
      « — Lasciate che rinvenga.... '
      « — Stravolge gli occhi.... *
      « — Le fate paura.... strillarono gli altri. ' > •
      « Riavutasi a poco a poco dal forte sgomento, la Malapaga ci narrò per disteso l'avventura di quella sera.
      « La.mattina dello stesso giorno, si era recato da lei un servi-
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      tore col berretto gallonato, e vestito d'un pastrano grigio co' bottoni d'argento stemmati. Egli parlava malissimo l'italiano. Entrato in camera, fe' una profonda riverenza, poi chiesto della Malapaga, le consegnò un biglietto, chiuso da un grosso suggello di cera rossa.con suvvi le armi del suo padrone. ' ,
      « Il qual suo padrone gli era niente meno che un marchese spa-gnuolo, ricco a .milioni, ma superstizioso e credenzone peggio d'una di quelle donnette ch'eran solite bazzicare in casa dell'indovina.
      « Figurati come la dovette rimaner quella donna allorché, aperta la lettera, seppe di che si trattava. Quella lettera, press'a poco, erascritta di questo tenore : »
      a Potentissima Signora! *
      — Bum ! fe' Golasecca sgonfiando le gote, sparava forte il si-gn ore !
      — Senti bene:


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Malapaga Malapaga Malapaga Golasecca