I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (88/568)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -(74 )-
      e la calce \i hanno lasciato impronte tali, che non possono cancellarsi. Larghe chiazze biancastre sono sparse sulle mani, sul viso, e sul lucido untume della casacca.
      Il suo nome è Gervaso , ed è muratore di professione.
      Ma tutti ignorano il primo, e assai pochi sanno clr egli eserciti, la seconda.
      1 compagni, i monelli e le vecchie comari di Porta Ticinese lo chiamano Golasecca. Chi sa se nell'appellativo non venga sottinteso il mestiere?
      A ogni modo, gli è certo che lo si trova più di frequente a bere che a lavorare; che odia cordialmente I' acqua.... o se ne chiede . gli è solo per stemperare la calce. La qual cosa, a quanto dicono, accade di rado, e non mai tre volte consecutive nella settimana.
      I/amico, che gli siede rincontro, gli è un bello, alto e robusto giovinotto, di non più di trentanni, con capelli lunghi, d'un bruno lucidissimo, e un cotal po' inanellati; l'occhio è nero e vivace, il naso regolare e ricurvo su labbri sottili e bianchicci, ombreggiatiC ^ e o
      da baffi d'un biondo cupo, digradante al castagno.
      Sotto la casacca di velluto dell' operaio , vedesi una camicia di tela bianchissima, col colletto arrovesciato sur una sciarpetta di seta nera, filettata di bianco e d'azzurro. Ha calzoni larghi di grosso panno rigato, stretti attorno alla vita da una cintura di cuoio, e un cap-pello nero di feltro a larga tesa, piegato un po' sull'orecchio diritto con grazia e civetteria. %
      Eccovi in pochi tratti il bozzetto fisico di Francesco Boldi, conosciuto più comunemente sotto l'appellativo del Legnaiuolo* ch'egli ereditò probabilmente dal padre suo, onesto e laborioso operaio, morto forse di cruccio e di crepacuore appunto perchè suo figlio non volle mai saperne d'ascia o di pialla.
      D'altra parte, chi vorrà indagare il ^motivo e l'appropriata significazione de'soprannomi che s'affibbian tra loro le persone di bassa classe? Nella maggior parte de'vasi ci vedremmo costretti a indietreggiar di più secoli, rimontando il corso di parecchie generazioni. Spesso è un'azione, virtuosa, una prova di coraggio, più spesso un'imperfezione fisica o morale, quella che dà origine a questi nomi. A qual prò cercarne l'ignota sorgente, se il più delle volte sono l'antitesi più sfrontata delle qualità fisiche e morali di chi ne mena vampo come di pregi e di virtù sue proprie, trasfusegli col sangue, o legategli colle sostanze? Quanti Leoni che si dovrebbero chiamare conigli! quanti


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

Pagina (88/568)






Gervaso Porta Ticinese Golasecca Francesco Boldi Legnaiuolo Leoni