I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      massimo punto del loro sviluppo durante i calori soffocanti della canicola , e inchinano moribonde le inargentate corolle al primo affac-ciarsi della nuova stagione; l'autunno è per esse ciò che per Clementina doveva esser più tardi la virilità.
      Ànima schietta, passionata, espansiva, aveva un grido d'entu-
      » ^siasmo, una manifestazione di simpatia per tutto quanto è bello, per
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      tutto quanto è buono, nè potea percepirli disgiunti o concretarli iso- -
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      lati nelle azioni, nelle opere, come ne' sentimenti che le iiveano ispirate* • - "} '
      tSuscettiva di rapide ma profonde impressioni, passava di sbalzo a9 sentimenti più opposti, senza gradazioni intermedie, senza quella
      • i • r « tquiete letargica, in cui l'anima si ritempra, e rinnovale forze esauste dalle grandi emozioni. La gioia sottentrava rapidamente al dolore ,
      f • l ralternandosi senza posa nell'anima sua, senza un punto di transizione tra loro. ' " <•
      Per ciò la forma esterna, a guisa d' un velo càndido e trasparente che s'interponga a'raggi d'una viva fiamma onde scemarne l'intensità che abbarbaglia 1' occhio de' riguardanti, lasciava trasparire le due opposte impressioni che si contendevano l'impero dello spirito di Clementina, modificandosi sensibilmente a seconda de'sentimenti.
      Nulla di più incantevole, di più vezzoso, di più sovrumanamente bello del suo sembiante allorché la gioia le scintillava dagli occhi o traducevasi in un sorriso: ma guai se la si sorprendeva in un istante d'abbattimento e d'angosciosa* prostrazione morale, quando gli occhi si erano sprofondati nell'orbita ed i labbri oscillavano seguendo l'impulso d' una contrazione febbrile !... Gii anni crescevano o decresce-
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      vano coli'alternarsi delle impressioni ora tristi, ora liete; uno o due giorni di dolore erano vent'anni di vita, che, trapassando velocemente, lasciavano un solco profondo sul fragile tessuto di quella donna... La gioia faceva rifiorire le grazie della sua giovinezza, l'angoscia le improntava sul volto i lividi segni «d'una prematura vecchiaia. ?
      MMa ora è'giovine, bella, sorridente.... ora Clementina è felice. Un-
      angelico sorriso le irradia il sembiante,5 e le si riflette sull'azzurroprofondo degli occhi come un raggio-di sole sulla limpida e calma
      superficie d'un lago. La diresti assorta nell'estasi voluttuosa d'unavisione soprannaturale.... Raffaello dovette starsi- dinanzi ad una di
      codeste donne, dovette sorprendere uno di codesti sguardi, allorché
      dipingendo la sua Santa Cecilia, le infondeva negli»occhi l'ineffabile rapimento. ' ' ¦ i» J » - ^


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Clementina Clementina Clementina Santa Cecilia Raffaello