I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      « In poche sere, il giuoco aveva preso proporzioni tali che spaventarono il signor Rainoldi: non era più rallegra, quieta, e limitata partita del dopo pranzo, gli era un giuocar largo, serio, chiassoso.... un vero faraone, con tutte le profonde emozioni d'un giuoco rovinoso d'azzardo $ e si arrischiavano mille, duemila lire in un taglio solo, poiché le poste eran venute a mano a mano raddoppiandosi, in ragione diretta del crescente numero de9 giuocatori.
      « E il povero banchiere, oppresso dalla troppa gioia del perdere, avrebbe voluto sentire un' altra volta il dolore dei guadagnare !
      « Ma i guadagni erano pochi e scarsi, le perdite rovinose e frequenti. E quando pensò di ritirarsi, giurando a sè stesso di non porre più il piede in quella casa, in cui avea sciupato un buon terzo de' suoi capitali, i lacchè della signora assediarono la sua porta, e piovvero bigliettini ora teneri.... ora provocanti, in cui gli si chiedeva conto dell'improvvisa scomparsa, o gli si rimproverava scherzosamente la sua infedeltà.... poiché è da sapersi che la baronessa, veduto che le attrattive d' un mazzo di carte non poteano nulla sull' anima dell'onesto borghese, erasi prontamente appigliata alle risorse infallibili del suo spirito e delie sue grazie, al fine di guarentirsi per qualche tempo dallo smacco di una subita diserzione.
      « Il banchiere rammaricavasi internamente di ciò che si sarebbe detto o pensato sul conto suo, ma stette saldo a' replicati inviti, ad-ducendo a pretesto, una volta, incomodi di salute, tal altra, importanti e rischiose operazioni di banca.
      « Trascorsero due o tre settimane. Una di quelle sere, il signor Rainoldi, finito il suo desinare, era andato a chiudersi nel suo gabinetto di studio. Bisogna confessarlo: la lotta che combattevasi accanita nell'anima sua, cominciava ad alterarne sensibilmente il carattere e la salute.... Il pover'uomo amava seriamente la baronessa.... A un • tratto venne picchiato all' uscio sommessamente 5 fu aperto, e una frotta di giovinotti e di avvenenti signore irruppe nella camera del banchiere.
      f
      « Erano le persone componenti il circolo serale della baronessa.
      Rainoldi. L'attorniarono, l'oppressero di carezze, gli fecero le più cordiali proferte; ma ciò che dovette smuoverlo dal suo proposito, e troncare d'un colpo solo la sua titubanza, si fu l'annunzio
      «
      d'un segreto malore, che, da circa due settimane, logorava lentamente la salute della baronessa.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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