I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      ¦Ale pugna chiuse al viso del portinàio, il quale, cansato l'urto con un rapido sbassar di capo, die' un rigoroso colpo di schiena al tavolo, ma accortosi che non addietrava d' un pelo, ripiegossi sul fianco sinistro, e poste le palme a schermo del viso, mise un guaito sordo e lamentoso. ' ' •
      L'emozione del barone fu rapida quanto viva. L'immagine della contessa, be la di tutto il suo dolore rassegnato e confidente, gli si era presentata come davanti al cancello, soffocando per un istante le abbiette passioni dell' anima sua.
      Fa come un guizzo di folgore che rischiara l'abisso, ma ne*
      misura al tempo stesso la profondità spaventosa; egli se ne -ritrasse
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      inorridito, e chiamò un' altra volta le tenebre, perchè rifuggiva dal
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      guardar la voragine che s' apriva a' suoi piedi.
      Perciò le mani, poc'anzi agitate da un impulso nervoso, gli si distesero lungo i fianchi, e, fatti tre passi indietro barcollando, si lasciò
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      cadere arrovesciato sul seggiolone con uno scoppio di risa stridule econvulse. 4 " -
      t jiIn quel punto il campanello sovrapposto all'uscio squillò, e dal-
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      l'imposta mezz' aperta, scaturì Io svelto' e grazioso corpicino di una' giovinetta, che, guardatasi attorno e non accortasi del barone, si mosse con un sorriso alla.volta del portinaio.,
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      —• Ah! ah! eccovi qui, madamigella Maria, sempre esatta all'ora
      £ ne al minuto come il regolatore d'un oriuolaio, le disse quest'ultimo con accento ironico e malizioso, quasi. volesse raccattarsi sulla gio-
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      vinetta della paura fattagli dal barone.
      — Non volete Tommaso? gli rispose francamente la giovinetta; voi sapete perchè ci vengo; e se non mi mandasse la signora marchesa, tanto e tanto ci verrei da per me,.,. La è cosi buona quella si-gnora.... e poi le devo tanto!...
      — Eh! capisco benela interruppe .Santocchio, facendo sparire coli'unghia alcune macchiuzze di tabacco incrostato sui risvolti del suo soprabito di panno bigio; so che vi sta molto a cuore la salute della signora contessa.... Ma/alla vostra età, con quegli occhi, specialmente quando non si bada all'ora ed alla stagione.,., e si hanno lunghe conferenze'a tu per tu col signor .Gabriele.,..
      La giovinetta arrossì fino al bianco dell'occhio; volle balbettare un: « Voi credete?,.. » ma la parola spirò tronca e inarticolata sulle sue labbra.
      — Via. via.... non ve l'abbiate a male, soggiunse prestamente il


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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Maria Tommaso Santocchio Gabriele