Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      Intanto avvedimenti di grande importanza avevano luogo sulla terraferma. Lodovico il Moro, per subito rivolgimento di fortuna, ricuperava Io stato con la stessa facilità con cui l'aveva perduto. Sapendo che i Francesi ed il Trivuizio lasciato come governatore regio in Lombardia, erano già divenuti esosi, e che il popolo, specialmente quello di Milano, sospirava ai suoi antichi signori, Lodovico assoldava cinquecento uomtni d'arme borgognoni ed ottomila Svizzeri, e con essi, ai primi di febbraio 1500, entrava nel Milanese. Conseguenze di questa ardita mossa erano la sollevazione di Milano e la ritirala del Trivuizio fino a Novara.
      In Genova, saputo il fatto, si prendevano le misure necessarie perchè alcun turbamento non seguisse nella città. Furono mandati subito a chiedere dngealo fanti al. Trivulaio ; ma perchè questi allora trovandosi alle strette per se non poteva fornirgli, si elesse un magistrato di dodici cittadini, affine di provvedere a questo bisogno. V incarico del reclutamento delle genti essendo affidato a Gian Luigi Fieschi e Giovanni Ceba, al signor di Monaco ed a quello di Serravalle, costoro misero ben presto in piede uua banda di genti snfiBcieite a reprimere qualunque moto. La fazione degli Adorni e dei Fregosi, scontente amendue perchè si trovavano escluse dal governo, tentarono di profittare della prosente trepidazione per fare qualche novità, ma, a cagione delle misure prese, non riuscirono.
      Anche Lodovico Sforza ed il cardinale Ascanio, poscia che ebbero occupata Novara, scrissero lettere al senato ed a molti cittadini confortando i Genomi a riconoscere nuovamente P autorità dei duchi di Milano, ma inutilmente, essendo il timore delle armi francesi presente, nè la simpatia verso gli Sforza tanto grande da determinare alcun moto. II magistrato di S. Giorgio concorreva anche esso con nn sussidio di diciaseltemila lire a sostenere il presente stato delle cose, e cinquecento fanti mandati di Provenza dal re sotto gli ordini di Monsignor di Saot, toglievano ai desiderosi di novità quasi ogni speranza di nuovi rivolgimenti.
      Forse queste misure non sarebbero bastate, se la fortuna avesse seguitato a mantenersi favorevole a Lodovico il Moro ; ma il suo astro stava per tramontare per sempre. Il iO Aprile 1500, P esercito dello Sfòrza composto nella massima parte di Svizzeri, usciva di Novara per affrontarsi con l'esercì lo francese, nel quale si trovavano pure molte migliaia di Svizzeri: imperocché gli uomini di codesta nazione, tirati dai grossi guadagni, si eran^.ooQie


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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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