Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      DI GENOVA 491
      Carlo Vili, abbandonando l'Italia, come non si era data alcuna cura delle cose sue, cosi non aveva più pensato a restituire le fortezze che i di lui alleati gli avevano rilasciate durante la spedizione di Napoli. Infatti Pisa invece di esser riconsegnata ai Fiorentini manteneva con essi da più d' un anno una guerra accanitissima; Sarzana, Sarzanello e Pietrasanta erano rimaste anche esse in mano di guarnigioni e governatori francesi. Finalmente, il 1.° gennaio 4496, Bulzac signore di Entragues comandante pel re nella cittadella di Pisa, si arrendeva alle preghiere ed alla tentazione di quattordicimila scudi sborsatigli da quei cittadini e consegnava la fortezza che era distrutta subito sino alle fondamenta.
      La tenerezza dimostrata dai soldati di Francia per P oro d'Italia, fu un avvertimento di cui i Genovesi desiderosissimi com' erano di riavere le terre della Lunigiana non mancarono di profittare. V istesso Entragues avendo il comando di queste fortezze, le proposte dei Genovesi non furon respinte, ed il 26 febbraio per la somma di ventiquattromila fiorini essi ricuperavano Sarzana e Sarzanello.
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      Neil' istesso tempo intrattenevano trattative col bastardo di Russi luogotenente dell' Entragues per avere nel medesimo modo Pietrasanta. Ma i commissari genovesi avendo tirato in lungo l'affare con la speranza di risparmiare qualche danaro, furono soppiantati dai Lucchesi che agognando anche essi il loro antico possesso di Pietrasanta, offrirono di più ed ebbero la preferenza. L'essergli così sfuggita Pietrasanta che già riguardavano come ricuperata, produsse un vivissimo dolore nei Genovesi i quali sarebbero stati disposti anche a spendere il doppio purché ad ogni modo potessero avere la terra perduta. Mandarono pertanto ambasciatori a Lodovico pregandolo ad adoperarsi in ogni modo, onde far rinunziare Pietrasanta ai Lucchesi e di far loro la guerra se non avessero acconsentito. Lodovico che aveva sempre l'occhio a Pisa, e che stimava Lucca troppo vicina alla prima per farsela avversa, cercò di calmare i Genovesi, promettendo che avrebbe fatto di tutto per contentarli; ma poiché nessun positivo risultato teneva dietro a queste lusinghe, le ire ed i rimproveri crebbero più fierie si accusava il Moro di prediligere i Lucchesi, e di procacciare ogni di
      \più V indebolimento della Repubblica.
      Seguitando questo tenore, gli animi si riscaldarono tanto, che dietro una proposta fatta in consiglio da Stefano Giustiniani, si era presa la delibera-
     
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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