Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      Nel 1480 allestiva pertanto due eserciti: uno sotto gli ordini del bassa Mesithes assalì risola di Rodi e la capitale, e dopo due mesi di assedio dovè ritirarsi a cagione della intrepida difpsa fattane dai cavalieri di S. Giovanni e dal gran maestro d'Aubusson; l'altro esercito comandalo da Achmet Giedik gran visire, imbarcatosi alla Yolona sopra una flotta di cento vascelli, comparve improvvisamente sulla spiaggia di Otranto.
      Gli abitanti di questa città, quantunque assaliti alla sprovvista, si difesero con valore per qualche tempo ; ma soprafatti dal numero dei nemici e dalle loro tremende artiglierie, doverono finalmente cedere e la città fu presa d' assalto. Dei ventiduemila abitanti che allora contava Otranto, dodicimila furono uccisi dal ferro Mussulmano nel primo furore, gran parte degli altri, e specialmente i fanciulli, furon fatti schiavi.
      La notizia di questo sbarco dei Turchi e della presa di Otranto, riempie di spavento tutta L'Italia, eccetto i Veneziani i quali per la inimicìzia che avevano contro Ferdinando di Napoli, vi avevano cooperato se non con la forza almeno coi consigli. Più di tutti ne rimasero atterriti il re Ferdinando e Sisto IV: amendue dimenticando gli antichi dissapori, si accordarono di buona fede a scongiurare Y imminente pericolo. Ferdinando richiamato di Toscana con grandissima premura il Duca di Calabria che allora era in procinto di opprimere la Repubblica di Siena, lo mandò con un esercito nella provincia minacciata, mentre Galeazzo Caracciolo con una flotta napolitana navigava nelle acque di Otranto. Sisto IV si riconciliò coi Fiorentini ai quali dalla congiura dei Pazzi in poi avea fatta una guerra accanitissima, servendosi ugualmente delle armi temporali e spirituali : mandò bolle ed ambascerie a tutti i principi cristiani e specialmente agli stati d'Italia, invitandoli a difendere la indipendenza del loro paese, ed a salvare la loro religione e la fedo dei loro padri minacciata dai Mussulmani.
      A Genova fu spedito a questo oggetto in qualità di legato apostolico il Cardinal Savello. I Genovesi i quali già nell'anno precedente aveano inviate alle instanze del Pontefice due galere in soccorso di Rodi, non si mostra- . rono in questa circortanza minori della loro riputazione nelle cose marittime. (1481) Furono messe all'ordine ventiquattro galere per compiacere alle vive instanze di Sisto IV, il quale prepose alla flotta Genovese un uomo stato a vicenda Arcivescovo, capo di parte nella sua patria, pirata, e nell' anno precedente elevato al grado di Cardinale ; infine Paolo Fregoso. Questi ag-
     
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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