Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      INTRODUZIONE VTTL'elemento popolare forma adunque la forza conciliatrice e veramente umana delle società, e l'insegnamento positivo della storia delle nazioni riposa nello studio accurato ed imparziale di questo elemento, seguitandolo nella sua lotta incessante combattuta per l'impulso instintivo della natura medesima, contro gli altri due elementi che procurano con ogni sforzo di sottometterlo ed usufruttuario.
      Fra i diversi periodi che percorrono le nazioni nella lor vita di secoli, nessuno mostra più sensibilmente la realtà di questa lotta, che il periodo primitivo, quando gli elementi ancor vergini, che la compongono, si volgono in tutta la loro robusta energia al lavoro sociale di cui abbiamo parlato.
      Col mondo romano fini per sempre P antica società: tra essa e la nuova tramezza un periodo sociale in apparenza rotto e scompaginato, ma i di cui frammenti eterogenei formeranno accozzandosi il magnifico monumento delle nazioni e della civiltà moderna. L'elemento popolare, schiacciato per un momento sotto l'urto irresistibile della tempesta barbarica, si rileva fresco e potente, e crea i municipi.
      Nessuna epoca nella storia è forse cosi brillante, così piena di vita e di energia come quella dei municipi italiani sorti nel medio evo dopo la illuvione de' barbari; giammai nazione parve contenere in sè gli elementi di un avvenire splendido, e giammai ne abusò sprecandoli tanto spensieratamente. Indagando le cagioni di questo sciagurato fatto, troviamo che tutte si possono ridurre ad una sola prima e sostanziale, a cui si congiungono tutte le altre, quasi talli sbucciati da un solo germe. Questa causa fondamentale, che impedi ai municipi italiani di crescere e confondersi in un tutto, consiste nella lotta perpetua tra l'elemento aristocratico e l'elemento popolare.
      La quale lotta noi ci proponghiamo di esaminare brevemente nella storia di Genova, una delle più grandi e potenti repubbliche che illustrarono questo periodo, poiché è dall'esame accurato ed analitico di un singolo fatto, donde risulta la legge generale che governa la serie dei fatti che gli assomigliano. L'invasione e lo stabilimento dei barbari in Italia aveva, come avviene sempre in simili casi, divisi gli abitatori in due classi distinte: oppressi ed oppressori, signori e servi. Poi, quando sostale le immigrazioni, gli ultimi venuti fra i barbari quietarono, la società reità fino allora dalle consuetudini e dalla forza, prese un ordinamento meno incerto e fondato sulla necessità stessa delle circostanze. I guerrieri settentrionali che aveano
     


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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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