Storia popolare di Genova di Mariano Bargellini

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      TI INTRODUZIONESe le società si fossero sempre rette a seconda di questo principio, non sarebbe la storia di loro una trista concatenazione di basse passioni e di sanguinosi delitti, e l'armonia del passato sarebbe ai presenti arra d'un futuro ognora migliore. Ma sventuratamente accanto all' elemento sociale che gridava all' individuo umano: soccorri e sarai soccorso, viveva un altro elemento antisociale, la di cui formula era: procaccia il maggior soccorso possibile dagli altri col minor dispendio possibile del tuo. Cosi la storia della società diventa la esposizione della lotta dei due principii contrarli, filantropia ed egoismo. L'opera della prima, conciliatrice e ordinatrice, tende ad armonizzare le forze sociali, facendole concorrere allo scopo supremo della utilità comune: sacrificio degli individui all'umanità; l'altro, di sua natura disgregatore ed antisociale, si adopera a crescere l'utilità individuale a scapito della utilità comune, ed ha per insegna, sacrifìcio dell'umanità all'individuo.
      Ma constando l'umanità d'individui, e formando l'egoismo il fondo di ciascuna natura individuale, non sarebbe adunque la filantropia che una idea vana, un sogno sublime e generoso? La filantropia nasce dall' egoismo individuale come il mondo dal caos; essa è figlia di un calcolo dell'egoismo, il quale la procreò nel giorno che cercava nella società un mezzo di soddisfare a' bisogni, all' adempimento dei quali egli non si sentiva bastante. La condizione positiva della società è adunque 1' egoismo che tende ad usu-fruttuare la filantropia; la condizione conservativa è l'equilibrio tra l'egoismo e la filantropia; la condizione progressiva è la supremazia dell' ultima sul primo, in maniera che il supremo egoismo si concorda con la suprema filantropia. A queste tre condizioni, in cui versa la natura umana, corrispondono tre periodi sociali: la barbarie, la semi-barbarie e la civiltà. Queste medesime condizioni, che formano la base e la sostanza della società nei suoi diversi periodi, assumono ciascuna nella sua manifestazione esterna una forma speciale, che si traduce nelle leggi e nelle inslituzioni. Al primo periodo corrisponde l'assolutismo, al secondo l'aristocrazia, al terzo la democrazia.
      Così seguitando lo sviluppo dell' interesse individuale nelle sue successive fasi sociali, vediamo che egli è onnipotente nei Governi assoluti dove l'egoismo d'un solo fa suo prò dell'egoismo dei milioni; in quelli aristocratici si trasforma in interesse di casta, nei democratici ripiglia il suo stato naturale con questa differenza, che e' si fonde nell'interesse comune.
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Storia popolare di Genova
dalla sua origine sino ai nostri tempi (Volume Primo)
di Mariano Bargellini
Enrico Monti Genova
1856 pagine 607

   

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