Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      1256 prima che Genova per la morte e il testamento di Guglielmo acquistasse quel vano diritto, i Pisani acquistavano il giudicato di vero fatto. Tenne il castello di Castro pe' suoi legittimi signori, ma Guglielmo d'Arborea e i Pisani, l'assediavano strettamente , e per meglio tagliargli ogni ausilio di vit-tovaglie aveano innalzato nel borgo di Lapola una torre che fornirono di macchine, e d'uomini i meglio pruovati in arme. Ben tentarono i Genovesi introdur soccorsi nella rocca, ormai ridotta a stremo sì dalla fame lunga, e sì dalle malattie : quella torre e il valore delle soldatesche nemiche tolsero loro di farlo con frutto : il castello di Castro, e con esso l'intera signorìa del giudicato di Cagliari venne nelle mani di Pisa che lo munì gagliardamente, e gagliardamente lo difese poi contro tutti gli sforzi che Genova facea per ricuperarlo.
      Afflitta di questa percossa Genova pensava ricorrere al Pontefice per ripararla in quel modo che a suggerimento di lui potesse essere stimato il migliore. Mandavagli perciò un' ambasciata in Agnani dov' egli vivea, e della quale era capo il Podestà stesso, Ridolfo Graidano di Brescia. Ma un avvenimento gravissimo rendea vana la missione, o almeno essa non compivasi a cui era diretta. Papa Innocenzo lasciava questa vita travagliata per rivivere in altra migliore. Se ne doleva la Chiesa la quale perdeva in lui 1' uomo instancabile nella difesa de' suoi diritti, chiaro per eccellenza di dottrina, più chiaro per pietà sincera, chia-


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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