Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      3go storia di genova
      12S1-12S3 temi sui fautori di lui, e in particolare su quei di Cre^ mona e di Pavia. Dopo due mesi di soggiorno , per Gavi e Capriata dove lo accoglievano le milizie milanesi mandategli a scortarlo, avviavasi verso Milano a godere di novelle esultazioni e di novelli trionfi.
      L' età era disordinata per colpa dei Principi e dei popoli. Nelle prosperità meno assai che nelle sven^ ture gli uomini sanno serbar misura: per lo più vanno oltre. Le città guelfe, liberate dalla sog-r gezione di Federico volevano pressoché tutte governarsi a popolo : la potenza dei nobili era grandemente scemata : 1' aveano menomata le Crociate colle quali i Re davano, senza avvedersene, un gran crollo al feudalismo, loro acerrimo nemico ; acerrimo nemico cioè del dispotismo a cui tutti miravano, perchè anche questo è nell'indole dell'uomo. Firenze, come tutte le altre città italiane, avea patite le sue gravi peripezie ; ma in essa la parte imperiale avea sempre prevaluto. Dominavala, nè con dolce dominio, la famiglia degli Uberti con molte altre assai potenti, ma superbe e orgogliose. Ben il Papa vi nudriva il suo buon partito , ma avea dovuto sottostare: la morte di Federico davagli il sopravvento. Tumultuava il popolo., poi correva all' armi, infuriava sugli liberti, e gli cacciava di Firenze : mandava loro sulle calcagne quanti erano stati devoti a Federico, 0 almeno quanti, sotto colore di fedeltà all' impero, aveano amministrate le cose del pubblico come era loro meglio tornato, ma non in prò della plebe.


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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