Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

Pagina (338/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LIBRO QUARTO. 321
      gli animi grandi ed eccelsi, nel prendere risoluzioni, aver per costume di guardar sempre ad alte cose e porre innanzi a tutto la fede, la pietà, la religione , r onore, la fama. Niuno doversi maravigliare se amassero seguir in ciò V orme gloriose dei padri, piuttosto che quelle di coloro che volgono alla contraria sentenza. Parer loro troppo brutto non dar soccorso ad un Pontefice spogliato con grande ingiustizia di tutte le cose che pur sono sue di ottima ragione ; rinchiuso in carcere, in arbitrio d' altrui, e costretto d' aver ricorso alla misericordia dei Re e dei fedeli. Non bene intendere quella distinzione di persona sacra e di persona mondana nel Pontefice; o almeno non saper bene come applicarla al caso, quando e l'una e T altra veggonsi assalite con ingiusta e scellerata guerra da Principi censuarii e feudatarii, i quali pongono Lui di forza nella necessità di difendersi coli' armi o di soccombere. Non doversi più dagli Italiani tener conto dell' impero Romano già da gran tempo pressoché estinto, o conservato soltanto di nome da gente barbara e straniera per ispogliare e mandar sossopra l'Italia, e opprimerla con giogo di servitù obbrobriosa. Ben doversi fare conto della Sedia Apostolica la quale è sempre stata un fortissimo sostegno e ornamento della libertà della penisola ; immagine vera e sola di quell' antico impero , sì perchè dominatrice di tutto il mondo cristiano, sì perchè concorrono a Lei da tutte le provincie di esso mondo una Tomo I. 22
      by


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

Pagina (338/440)






Pontefice Pontefice Principi Italiani Romano Italia Sedia Apostolica