Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
3t>4 storia di genovaia33-n3»7stato il primo che mandasse gli eretici al rogo, e Dio benedica chi gģ' invidiasse quell' onore. Ma torniamo a noi.
Mali umori bollivano dunque per quella elezione, e dai mali umori si venne all' armi. Si menarono le mani e si fč sangue, ma l'Arcivescovo e il Clero, uniti a molti dei pił autorevoli e pacifici cittadini riescirono a calmar Y ire , e la elezione fu tenuta per legittima. Poco poi gli Spinola e i Ma-rocclli, i Da Croce e i Da Legaporci, risvegliarono novelli rumori ma s' acquetarono. E in questo mentre, quei di Savona, d'Albenga, di Vinti miglia e di Porto Maurizio, frementi sempre della soggezione in che erano tenuti, tentarono un' altra volta di torsi il giogo dal collo. In sulle prime ebbero, come al solito, qualche vantaggio, perchč riescirono a cacciar Baldovino Mulfero e Pietro Contardi castellani dalla rocca di Savona, e Arrigo Carmandini Podestą da Albenga, e Bau-lardo Da Palo da Porto Maurizio. Ma poco poi, vennero da Genova con quattordici galee Fulcone Guercio e Rosso Dalla Turca, valorosi cittadini e amantissimi della patria che vedremo fra poco rappresentar gran parte nelle cose della Repubblica. Questi due adunque, superata prima la resistenza che i Vintimigliesi opposero assai gagliarda, gli costrinsero a darsi a discrezione : corsero poi su quei d' Albenga, e per ultimo su quei di Savona, tutti riducendo, sebbene con molto sangue, all' antica obbedienza.
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