Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

Pagina (176/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      mbho secondo. i!>9
      si davan su per la testa, con notevole detrimento i della pubblica quiete. I consoli imponevano ad entrambi di starsi dall'armi, ma pių all'Amicone, o sia che pių turbolento fosse, o che Ingo avesse protezione in un Melchiorre, che ai Della Volta apparteneva, e reggeva in quel tempo il consolato. Con quali disposizioni d' animo ricevesse costui le ammonizioni, compruovō col fatto ; chč poco dopo il Melchiore Della Volta, il quale era ad una sua villa dove attendeva alle vendemmie, veniva a tradimento da prezzolati sicarii barbaramente trucidato.
      L'atroce caso riempiva di spavento i pochi buoni, e ridonava ai consoli un' istantaneo vigore : ordinavano si assalissero tosto le case dei due feroci nemici, s'imprigionassero entrambi, si atterrassero le loro torri e je bertesche, e si uccidesse sul fatto chiunque osasse oppor resistenza; e sifaceasi. Comandavano poi tregua tra i faziosi : si dimettessero le armi, a nessuno fosse permesso andar da bravazzoecon sgherrani per le vie ; si ponessero le mani addosso a chi non portasse abito cittadinesco, o piuttosto a chi lo portava militare e alla milizia non appartenesse : ma l'ire, e pių che l'ire le malevoli inclinazioni non si guarivano cosi di leggieri. Adopravano dappoi, pių con prudenza che con efficacia i consoli alle liti : punivano e vigilavano , ma non cosė provvidamente perō che non tornassero gė' inquieti a menar le mani, e non rimanessero sulle pubbliche piazze scannati un Rubaldo Baratterio, un Sigismondo deiby


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

Pagina (176/440)






Amicone Ingo Melchiorre Della Volta Melchiore Della Volta Rubaldo Baratterio Sigismondo