Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      LIBRO SECONDO. l.r>7
      stimarono i consoli avessesi a trasandar la fortuna i che pareva sorridere propizia: per la qua! cosa, ordinavano si armasse una galea su cui poneasi un Corso di Sigismondo, console, un Antonio Mallone ed un Nicola De Rodolfo. Accoglie-vagli onorevolmente Y Imperatore, mostrava voler venirne di buon animo ad accordi; ma, o nel frattempo fossero cessati i motivi quali si fossero che aveano inclinato quel Principe a trattative , o i Pisani e i Veneziani avessero con doni', con promesse e col rimettere delle loro pretensioni ai ministri di lui diversamente consigliato , fatto è che ritornava la ligure ambasceria senza aver nulla stabilito, e meno ottenuto delle concessioni , per le quali da assai tempo e sempre invano riclamavano alla giustizia del Comneno.
      Torbida intanto volgeva l'interna costituzione dello stato : somma era in tutti la trepidazione che dalle ardimentose falangi dei perturbatori escisse finalmente chi fornito di vigore pari a coraggio, e dalla fortuna assistito si recasse in mano la somma delle cose, e alla patria imponesse quel giogo da cui abborriva: pare nondimeno che a quei tempi, nessuno ancora seriamente avvisasse a tanto sacrilegio; e forse è nell'indole delle dominazioni che prima di veder giungere quella d'un solo, s' abbiano le fazioni a dilaniare al punto, da ricevere quasi come una grazia che taluno ponendosi in mezzo, medichi le ferite agli uni ed agli altri, ma in modo che storpii ne rimangano, o almeno cosiby


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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