Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

Pagina (139/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      121 storia di genovanS9-1 borine. Cosė gli accorti Genovesi seminavano per raccogliere , e raccoglievano fino in quei campi riconosciuti per sterili ed ingrati fuorché per coloro che
      generosamente gė' inaffiano e gli concimano.
      Mentre sė gloriose concessioni ottenevano dal profugo Pontefice, attendevano i consoli a quei pro-vedimenti che d'ordinario vengono trascurali quando fervono le guerre coi nemici esterni. Pagavano i debiti della Piepubbllca incontrati per sopperire alle spese della costruzione delle mura e delle torri : alleggerivano da molte gravezze dalle quali, nell' urgenza del pericolo era stata onerata : spedivano ambasciatori ad Emanuele Comneno perche alla ligure bandiera fossero mantenuti i privilegi dei quali godeva in Costantinopoli in virtų de' trattati, e perche nuovi vantaggi al commercio e pių estese protezioni si concedessero. Alla interna quiete nuovamente minacciata da torbidi cittadini volgcvan anche i pensieri : di qual indole fossero le minaccie, al solilo ce lo nascondono i cronisti di quei tempi ; ma se della loro gravezza argomentar vogliamo dalla natura delle pene decretate e inflitte , possiamo credere che la sicurezza dello stato venisse per esse compromessa. Appare altresė che non erano improntitudini di plebe, ma ambiziose mene di potenti pa-trizii, gli uni degli altri gelosi e avvezzi a commettere le proprie controversie alla ragione del brando. Leggiamo difatli che di grosse somme si multarono i pių inquieti, che si demolirono le loro torri, e se ne distrussero le case ; atti di vigore che incussero


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

Pagina (139/440)






Genovesi Pontefice Piepubbllca Emanuele Comneno Costantinopoli