Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

Pagina (131/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Il4 STORIA DI GENOYAii58 m'era, Federico non se ne sarebbe dato fastidio. Il sistema di collegar popolo con popolo onde respingere un più forte, non fu conosciuto e praticato che alcuni anni dopo, cioè all' epoca della famosa lega lombarda, origine poi della pace di Costanza. Ogni Principe affidava sè stesso alle proprie forze; quindi cadevano tutti alla spicciolata, quando congiunti , avrebbero potuto far una dura testa. Genova dunque, per disperdere il nembo che le rombava sopra, senza però formalmente riconoscere o ricusare 1' autorità dell' impero, rimandava con oneste parole gli ambasciatori, schermendosi con pretesti dal tragittargli in Corsica ed in Sardegna. Spediva poi destri legati all'Imperatore stesso per protestare delle volontà pronte. Accoglievagli Federico colle sopracciglia altè, di che non isgo-inentivano i versatili oratori. Parlarono umili parole, lodarono la prudenza dei popoli e Principi italiani che a sì potente Signore aveano ceduto e s'erano inclinati : inchinarlo anche Genova, diceano, ultima forse , ma con devozione non minore degli altri : la Repubblica ligure doversi giudicare secondo particolari principii: essere da lungo tempo delimita la questione della sua soggezione all'impero: averla, appunto cent'anni prima, risoluta Berengario e Àl-deberto, i quali con diploma imperiale concedevano e conferivano ai cittadini di Genova il diritto di osservare lo loro consuetudini, d'ogni angaria (*)
      (") Angaria e perengatia ... « Quod angaria siat multerà personali», qui*


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

Pagina (131/440)






Federico Costanza Principe Corsica Sardegna Imperatore Federico Principi Genova Repubblica Berengario Genova Angaria Genova