Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      <423. « codeste millanterie, dicasi : come vennero ai Pisani « le dubbie concessioni delle quali menan tanto rumore ? Già comprovammo come V ottavo Benedetto ed il settimo Gregorio non accordassero « diritto di dominio che a noi non fosse comune. « Che Urbano II fosse a più particolari concessioni da molte e gravissime necessità concitato, « già lo ha chiarito il senno del gloriosissimo « Sommo Gerarca al cospetto della cui Maestà « siamo osi parlare: che quel piissimo Antiste le « revocasse, niuno è che noi sappia: che il secondo Pasquale ricusasse di nuovamente sancirle « benché più d'una volta per ottenerle lo inchinassero i Pisani, con sapientissimi versi lo ha « pure testé pubblicato la stessa Santità di Sua « Beatitudine ; e che finalmente 1' ottimo Gelasio *< le richiamasse a mezza bocca in vigore, noi « non vogliamo negarlo, chè qui non siamo noi « per contraddire il men del mondo a quanto porta « il suggello della santissima verità. Ma come e « perchè lo facesse, salvo il profondo rispetto « che ai Sommi Gerarchi deve l'universo, rispetto « da cui tolga Iddio che noi ci allontaniamo mai, « siaci permesso dirlo. Carità di patria, importunità, destrezza nel far suonare ben alto un recente tenue servigio , strapparono al fuggiasco « Pontefice le non eque concessioni che accordate « appena rivocava, siccome quelle che fatte fuor « di Roma e col parere di pochi non poteano « essere legali. Che narra poi il venerando Prelato


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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