La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

Pagina (489/496)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      ANNOTAZIONI
      489
      (g) Secondo il cronichista di Treviso, Andrea Bedusio, ci-tato da P. Daru nella Storia della Bepubblica di Venezia, lom. II, pag. 262. Ediz. di Capolaso, i Veneziani fecero per la prima volta uso delle bombarde nella guerra contro il Cantora negli anni 1376 e 1377. « E un grosso istromento » di ferro, dice quella cronaca* con una larga bocca e tra-»> forato pel lungo. Vi si mette dentro una pietra rotonda » sopra una polvere nera, di zolfo, di nitro e di carbone com-» posta, la qual polvere accendesi da un fòro, e la pietra è » tratta con tanta violenza che non v' ha muro che possa refi sistere. Al fragore sembra che Dio tuoni ». Si vede che V arme era già in quel tempo abbastanza perfetta, cosicché a più anni addietro si può riferirè V invenzione primitiva di essa e l'uso delle bombarde di legno cerchiato di ferro o di cuoioj laonde probabilissima riesce la congettura del nostro autore che un capitano le adoperasse in difesa di Pera l'anno 1348.
      (h) Il nostro scrittore deplora qui l'invenzione delle armi da fuoco perchè abbiano rese inutili a'principali signori le forti armadure e i cavallereschi esercizi. Per questa ragione appunto altri nobili scrittori ripetono da quella invenzione uno de'più grandi progressi della civiltà, la quale non avrebbe potuto diffondersi fra gli uomini,fintanto che i signori affidati nelle loro rócche e nelle armi impenetrabili ond'erano ricoperti, potevano tiranneggiare a man salva i loro servi della gleba, e rapire gli averi e le vite ai cittadini.
      (i) Narrrasi che i Candiotti avessero chiesto la facoltà di eleggere venti savi o deputati, i quali in qualità di oratori andassero a Venezia a perorare contro le gravezze loro imposte dalla metropoli per la riparazione del porto, e che un consigliere rispondese loro : « Forse che vi sono savi tra voi? » Quella derisione crudele fu cagione che scoppiassero in quell'isola i mali umori contro la repubblica , la quale trattava i Candiotti siccome popoli conquistati e servi. È d'uopo dire che il governo veneto sapeva far senno all' uopo e prendere ammaestramento dagli avvenimentij con ciò sia che i diportamenti di lui inverso alle colonie e' paesi soggetti si cambiassero poscia cosi, che niun altro governo ebbe poi sudditi tanto feaeli ed aff ezionati, e nelle necessità estreme della metropoli si pronti all'ubbidienza ed agli estremi sforzi in di lei giovamento.
      ed


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

Pagina (489/496)






Treviso Andrea Bedusio Daru Storia Bepubblica Venezia Capolaso Veneziani Cantora Dio Pera Narrrasi Candiotti Venezia Candiotti