La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      488 ANNOTAZIONIdanno di quell' imperio, gli avessero dati efficaci soccorsi contro gli Ottomani. Nulla trascurò egli per mercarsi questi ajuti. Venne a Roma, abbiurò lo scisma della sua Chiesa, promise di ridurre i suoi sudditi alla comunione latina, e non ottewie che raccomandazioni presso i principi cristiani, rimaste vuote d'effetto. Recossi a Venezia, ma trovò quella repubblica intenta a ridurre in sua mano Trieste, e poco a lui propensa perchè alcuni anni prima aveva ricusato di venderle Tenedo. Per lo che n ebbe solo onorate accoglienze; e mancandogli il danaro , fu costretto mutuarne da' privali mercatantij i quali in sul punto della partenza, richiestolo di cauzione, enei non poteva prestar loro, il fecero trattenere dal governo. Scrisse egli allora al primogenito figliuolo Andronico, lasciato reggente, perchè gli mandasse il danaro occorrente pel riscatto, ma da quello non ebbe assistenza; e se il minor figliuolo a ciò non adoperava, non avrebbe potuto sdebitarsi. Privato d'ogni speranza d'aiuto dal lato dei principi cristiani, e sgomentato dalla perfidia del maggiore figliuolo, il misero principe non potè far altro che cedere alla potenza degli Ottomani, e farsi tributario e vassallo del turco Amuratte.
      (f ) Gli storici veneziani raccontano altrimenti la faccenda della cessione di Tenedo fatta aVeneziani da Giovanni Pa-leologo. Concordi coi Genovesi in questo che Genova ebbe quel-V isola da Ardronico in premio dell' ajuto datogli per riuscire dalla torre d'Anema e detronizzare il padre, gli storici di Venezia fanno posteriore alla cessione di Andronico quella di Caloianni a favore de' Veneziani, e la vogliono ottenuta da Carlo Zen in ricompensa degli sforzi fatti da questi per liberare il vecchio imperatore dalla stessa torre d'Anema in cui il figliuolo avevalo rinchiuso, e per eccitamento ad ulteriori sforzi per lo scopo medesimo. I diritti di Genova sopra l' isola di Tenedo sarebbono meglio stabiliti, secondo il racconto degli storici di Venezia, perchè la cessione loro fatta sarebbe stata anteriore, ed opera (f un sovrano regnante e non d'un principe detronizzato e prigione. Ma guardando alla realtà della cosa, i diritti sì dell' una che dell' altra repubblica erano parimenti opera del raggiro e delle rapaci brame di avari mercatanti, intenti solo a depauperare a gara un imperio il quale, tuttoché indebolito, era pure l'unico antemurale della cristianità contro i Turchi.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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