La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      ANNOTAZIONEcolpi tiravano prima che le balestre un solo, e iu certa guaina o bisaccia riposte non contraevano umidità. Carlo Grimaldi e Antonio Doria furono quelli che promisero ai commissari francesi diecimila balestrieri secondo alcuni storici, quiodicimila secondo altri, e semilasoltanto al dir del "Villani. Vi si assoldarono uoo solo altri nobili genovesi non esiliati col seguito loro, ma non pochi ancora di Nizza e di Provenza. Trenta o trentaquattro galee li trasportarono in un porto di Fiandra o di Picardia , e la lor congiunzione coli'esercito francese riuscì felicissima. Tutta-volta ricevuti non furono con le sperate accoglienze; perchè dominava nelle monarchie dell'Europa e più io Francia l'assurda opinione, che i più onorevoli e i più valorosi fossero gli uomini d'arme, i quali dal cocuzzolo alle calcagna si ricoprivano di fasce di cuojo e di lamine di ferro per iscansare la morte, laddove da poco e quasi villano si riputava chi incontravala leggiermente difeso con una balestra in roano, e una daga ni più in cintura. Ad Abbevilie, città grossa di Picardia, si pose l'oste francese; a Cressy dodici miglia lontano l'inglese sopra una dolce collina. La prima in gran disordine si mosse il 26 di luglio per assalire il nemico, e arrivò rifluita al pie della scesa. Ma non si potè combattere fin dopo il mezzodì. Una pioggia orrìbile ne'cui intervalli il sole patì un ecclissi,
      10 impedì ; e per conseguenza gonfiò e contorse le corde delle balestre. Erano i Francesi divisi in due schiere o battaglie; il re comaudava la più lontana del colle, il conte di Alenson suo fratello la più vicina, i Genovesi si trova-van col conte. A lui dunque si presentarono i lor comandanti pregandolo a far posporre fino al dì vegnente l'assalto , perchè le balestre loro non erano servibili. In cambio di ordinare la pruova in sua presenza se ne dubitava,
      11 conte, appena ascoltati due capi sì rispettabili, li rimandò con motti ingiuriosi. Sono i militari francesi non pure intrepidi, ma generosi, umani, e generalmente di belle maniere; ma peccano in questo di mostrare disprezzo e dar nomi oltraggiosi a' forestieri che sono in leea e guerreggiano con loro; il che fu cagione di molte Toro sconfìtte in tempi diversi. Un fratello del re non avrebbe dovuto cadere in quel volgare difetto, nè avrebbe dovuto tampoco smentir sè medesimo con ordinare che i baie-


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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