La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO SESTO 413
      i "Veneziani, bramosi di forze terrestri senza tor nulla alle marittime, gli assoldarono largamente; ma sopra tutti sen valsero i principi nuovi, delle proprie patrie occupatori, e i lor discendenti,per diffidenza degli eserciti popolari che usavano al tempo della libertà. Essi furono che in segno di gratitudine e per più sicurezza dettero le proprie insegne e collocarono i propri figliuoli in quelle scuole d'iniquità; e alcuni vi diventaron maestri. Fra le compagnie più temute per la fierezza dei loro venturieri, Bernabò Visconti era uso a sol-dare la compagnia provenzale della Stella (f), la
      3uale contava seicento lancieri e duemila fanti.
      uesta dunque avventò contro i Genovesi, persuaso che per le forze mandate all'Adriatico fossero sfiniti. Ella trovando i passi abbandonati, scese fino al borgo di San Piero d'Arena. Quivi spiantò giardini,spogliò palagi e fe'prigioni nelle deliziose lor ville molti nobili e molti ricchi popolari. Tutta volta il doge non volle dar 1' arme alla moltitudine che fremente le addomandava, per timore non ella alterasse, come tre anni innanzi, lo stato. Invece dunque del ferro si fece prova dell'oro, e molte migliaja di fiorini persuasero a'mercenari di ripassar l'Appennino. lì signor di Milano credendoli i più idonei al suo fine, non diede alcun segno di scontentezza. Solamente quand'ebbero scialacquato la preda e il danaro, opera di poche settimane, li sollecitò a nuove venture; ond'eglino calarono in Val di Bi-sagno, parte opposta a quella che avevano già
      (ly Corio4 P. Ili, 254.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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