La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO QUARTO
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      (i35a) Dopo l'oppugnai* '* "
      febbraio ebbe novella de'soprastanti ni mici. Per impedirne P unione co'Greci, diè tosto ne'remi incamminandosi all'isola cbe giace fra Sozopoli e la bocca del Bosforo. Ne uscivano giusto allora a gonfie vele i nimici, spingendosi maestosamente verso la bocca; sicché gli convenne ritrarsi al lido opposto per cansar la percossa delle loro galee ajutate da un fresco libeccio. Il Bosforo è ivi èì angusto, che due armate incrocicchiarsi non possono senza trovarsi a rasente l'una dell'altra. Onde Pagano fe'per segnali intendere a'suoi,che quando le prore nemiche venissero in passando al pari delle lor poppe, s'ingegnassero co'rampic-coni e co'remi ai traversarne e ritenerne alcuna. Ma ogni sforzo fu vano a cagione della grandissima loro velocità. Così tutta l'armata nimica si trovò aver passato lo stretto senza il minimo danno, lasciandosi addietro i Genovesi. E pervenuta vicino all'arsenale di Costantinopoli, si unì con otto galee dell'imperatore Cantacuzeno, le sole che fossero in concio. La corrente del mare ajuta nel Bosforo chi naviga a ponente; e avvenne di più, che il vento favorevole dianzi all'entrata, cangiossi subitamente a comodo del ritorno, (il dì 13 di febbrajo). Gli alleati colsero dunque il punto per dar di vòlta e il nimico investire, conforme avean divisato. Tutto andava loro a seconda. Laddove separato Pagano dalla colonia che in lui confidava, spettatore impotente di tutti i di-
      no Doria aveva svernatoCi) M. Vili., L. II, 59.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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