La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      310 LIBRO QUINTOrivocò: ma poi consentì con femminil debolezza ima guardia militare all'ammiraglio, il quale accagionava i Genovesi di voler lavare nel suo sangue l'oltraggio della loro bandiera. Appena il traditore ebbe l'intento, che fattone consapevole l'amico, e occupata con le sue guardie una porta della città, lo introdusse per quella, acclamandolo liberator dell'Imperio. La moltitudine gli tenne dietro. Onde Anna ridottasi nelle Blanclier-ne, palazzo insieme e fortezza, trovò modo di spedire a'Galatini perchè l'aiutassero a fuggire. Due sole galee armate si trovavano allora nel porto. Tutte e due partirono subito, si appressarono al luogo indicato; ma le genti di Cantacuzeno impedivano il passo delle Blacherne al mare. Anna temendo di avventurare tutto il suo bene, rimandò le galee, e contentossi che il trono fosse diviso tra il suo figliuolo e l'usurpatore. Così Costantinopoli ebbe due imperatori di nome, ma in realtà un solo.
      Giunto Cantacuzeno al supremo potere, andava macchinando la rovina de'Galatini. E siccome non poteva questa eseguirsi senza forze navali, che nelle guerre civili erano state distrutte, così egli pose ogni studio a rinnovarle. Non mancavano materiali nè gente; mancava il danaro. Onde promulgò un editto 0), nel quale, dissimulando il particolare motivo, esponeva la generale convenienza di un poderoso armamento. Imperciocché chi vuol esser salvo non debbe aspettare il momento del pericolo, quando ogni diligenza
      (I) Nicepb. Greg., lib. XVII, II. Ioh. Canteo.., lib. IV. V.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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