La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      292 LIBRO QUINTOili e i loro congiunti ancorché ghibellini. Poiché 1 adunanza fu sciolta, trasse la plebe a una casa vicina, oggi chiamata il Palazzetto, ove si custodivano i libri de'creditori della Repubblica; gli abbrancò ad un tratto e arseli tutti sopra la piazza del duomo. 11 doge non ebbe tempo di opporsi a quest'altro eccesso, e cominciò a scapitarne in riputazione. (i34o) Fu ancora nell'inverno seguente una gran carestia. Indarno egli ottenne da Pisa l'estrazione allora difficilissima di ottomila mine di grano 0); che i prezzi rimanendo, come accade, sempre alti, fu messa in sospetto la sua probità, per quel volgare dettato, che carestia prevista non venne mai. Ond'egli vedendo aver incontrato più odio per supposte colpe, che benevolenza per veri meriti, diventò crudele di giusto ch'egli era; e la crudeltà in chi governa è ingiustizia.
      1 podestà forestieri, avidi di processi, Io assecondarono pienamente, aggravando la mano sopra i minimi errori. Talché non poche famiglie nobili intimorite rinunziarono ali' ordine loro, prendendo la matricola in qualche arte, formalità che popolari rendevali e ghibellini. Ma convenne domandarne la grazia. Veramente l'umiliazione fu grande, dover supplicare per essere cassi dalla lista gloriosa de' propri maggiori, e collocati per avventura fra i coreggiai o i vinat-tieri! Nondimeno la sicurezza che acquistare volevano, non l'ebbero; perchè Simon Boccanegra, dopo le prime dimostrazioni, mutava modi e penti) Provvisioni del comune di Pisa, secolo XIV. C. 69.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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