La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO SECONDO 275
      quelle Riviere sì popolate ritornerebbero deserte, e quegli uomini pur intolleranti del governo libero, fuggirebbero dalla propria città, piangendo amaramente la tarda conoscenza di un potere senza freno. Parlavano a voce aperta, non temendo di offendere il re, perchè o giusto egli era, e non poteva dolersi che amorevoli cittadini esponessero ingenuamente le proprie opinioni; o ingiusto, e tosto o tardi opprimerebbe chiunque avesse ancora in petto una scintilla di amor patrio. Per questo nome dolcissimo sempre, e troppo più dolce da che l'avevano stoltamente offeso, essi pregavano i lor concittadini a non volere far scempio della repubblica, non farsi schiavi, non gli ultimi e i più vili degli uomini. Così dicevano c^ue'generosi; ma poi che non potevano ottenere 1 intento, nè Roberto in questa sospensione di cose si partiva da Genova; consentirono a prorogargli l'autorità limitata come dianzi per altri sei anni, dopo il qual termine s'intendesse spirata (i326). E il re partì allora per Napoli tra sdegno e speranza (0.
      Intanto Castruccio si era vendicato de'Fiorentini disfacendoli presso Altopascio; e Lodovico di Baviera eletto a successore di Arrigo in Germania, veniva a coronarsi in Italia, invitato ancor esso da'Ghibellini (i32y). Era il Bavero prode in battaglia, e fertile anche in ripieghi; ma non aveva, capitale difetto, i dolci modi di Arrigo. E però ove questi si era mostrato ossequioso a'pontefici, quegli non tenne conto de'loro avvertici) Villan., lib. IX, c. 249.
      Dig,tized


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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