La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO SECONDO 255
      vìrlo in tutte le guerre ch'egli farebbe dal mar di Provenza a quel di Sicilia. Ma non potesse im-por nuovi tributi. Ghibellini e Guelfi, nobili e popolari concorressero egualmente a'magistrati ». Quantunque ciò fosse approvato dai più, ebbevi un piccolo numero di oppositori, i quali secondo il costume furono soprafatti d'ingiurie. Non era amor della patria, non cura dell'onor nazionale che li movesse; ma spirito di contradizione, speranza d'arricchirsi e primeggiare nelle turbolenze civili. E forse che un bandito, un ingrato alle beneficenze imperiali li prezzolava, a fine di conseguire ne'mali della patria ciò che indarno aveva sperato da un principe buono .... Così declamavano gli autori violenti dell'opinion dominante; i moderati dicevano, che l'elezione di Arrigo arrecherebbe due vantaggi grandissimi; e primieramente la tranquillità, ch'è il massimo de'beni. Podestà, capitani, abati della città e del popolo non l'avevano ottenuto giammai, ma l'otterrebbe colui, il quale non nato in condizione privata era perciò superiore alle passioni di quella, e sollevato alla dignità imperiale, dava nella sua corte medesima un raro spettacolo di unione fra' Guelfi e Ghibellini. 11 secondo vantaggio era tutto proprio di uomini liberi; perchè conseguivano da Arrigo con questa elezione ciò che non avevano potuto aver mai con le stesse vittorie dai due Federighi, una ricognizione solenne della lor libertà e indipendenza, essendo evidente che chi accetta il governo di una repubblica con reciprochi patti a tempo determinato, confessa che ella è libera e indipendente (I).
      (I; Vedi la nota b.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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