La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      238 LIBRO QUINTODe de1 Tempieri pubblicata da Clemente V nel concilio di Vienna alla presenza del re di Francia, del fratello di lui, e de'suoi figli, il di terzo di aprile i3i2, dopo cinque anni di processi. Molte ragioni concorsero a un atto fino allora inaudito. Era stata un tempo la moda di arricchire con doni e legati quella sacra milizia, il fiore de'prodi e de'generosi. Cotante ricchezze, suggellate col sangue de'lor possessori, s'accumularono in Europa dopo la perdita de'luoghi santi) e quantunque ne venissero in parte addobbate le chiese e soccorsi i poveri, pur suscitarono col loro contatto due furie implacabili, la malevolenza del volgo e la cupiditā de'potenti. Umana cosa č fallire) nč certo un ordine religioso di quindici mila guerrieri suo malgrado oziosi, poteva esser netto di- falli; bevere come un Tempiere era antico dettato. Pareva che in cambio di togliersi una avanguardia fedele contro i nemici del cristianesimo, Clemente V dovesse proteggerla da un lato e riformarne gli abusi dall'altro; ma si era dato a discrezione di Filippo il Bello, fermandosi ne'suoi dominii (2). E Filippo gli chiese da prima che l'ossa di Bonifazio Vili, odiato insin nella tomba, fossero diseppellite e sparse al vento; poi desistette da pretensione cosė stravagante, quando fu certo che aboliti e condannati sarebbero i Tempieri. 1 quali non ostante le voci di loro arroganza, si erano lasciati arrestare da'suoi ministri come tanti fanciulli nel
      (I) Fleury, lib. XCI. (2; Vedi la nota a.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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