La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      capo duodecimo 201
      Volò la fama di tanti provvedimenti a Venezia. Il senato ne stordì di maniera, che disperando di opporre forze bastanti, ritenute anzi quelle che aveva in pronto, si contentò di raccomandare ai governatori delle terre marittime i magazzini largamente forniti, chiuse al tramontare le porte, restaurate e ben difese le mura, acciocché, giusta la frase dal loro annalista!1), e'non patissero che il minor danno possibile. Né mancarono fino a principio di quelli, i quali mostrando la potenza de'Genovesi essere stata mal valutata, proponevano di aprire direttamente qualche pratica d'ac-cordo. Giunse intanto la grande armata sopra Messina, ch'erano già i primi giorni di settembre;- e costeggiata attentamente tutta la Sicilia, cercò indarno i nemici. L'ammiraglio aveva in animo di andarli a trovare nelle loro lagune; se non chele burrasche dell'equinozio, e le dissensioni de'suoi uffiziali, più diffìcili a sedarsi che i venti, lo costrinsero a ritirarsi. Da quel tempo innanzi la storia non dice altro di Oberto, fuorché fu pianto da tutti alla sua morte e che assistettero al suo funerale misti co' Ghibellini i Guelfi, gridando: È morto colui che ci salvò la •vita lL'uffizio di mediatore di pace fra cittadini discordi è un ministero difficile, che i buoni soli procacciano e si trasmettono a vicenda. Al ritorno delle galee fu l'arcivescovo Jacopo da Varagine, il quale ne sostenne le parti. Jacopo nacque in
      (1) Dandul. A. 1295.
      (2) Chron. Asten., lib. C.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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