La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      180 LIBRO QUARTOsa inazione, i più moderati andar sulle furie dicendo, la festa di san Sisto esser quella nella quale i loro antichi riportarono sei grandi vittorie (1): chi preterisse un augurio sì fatto ; sarebbe codardo o traditore.
      Un forestiere, qual ch'egli sia, non può lungamente resistere agli urti della vanità nazionale. Morosini fece dunque come vollero; strinse la sua linea alquanto, pose sè stesso al centro, Andrea Saracini al fianco destro, Ugolino conte della Gherardesca al sinistro, e tutti a un tempo si spinsero contro i nemici. Spumavano i flutti, e la distanza che separava i due stuoli, andava svanendo a colpo d'occhio. Lietissimo Oberto di poter combattere senza esser percosso dalle macchine di terra, compartì i suoi ordini al vice-ammiraglio e a' capitani. Che maraviglia, che allegrezza fu quella dell'armata nemica, veggen-do i Genovesi dianzi sì arditi, riposarsi a un tratto su i remi, taciti, immobili, e come pentiti di essersi inoltrati cotanto! Le grida, i vituperii furono molti; e duravano ancora, quando a voga arrancata, secondo gli ordini avuti, balenò Zaccaria con trenta galee, e con apparenza di forze maggiori. I lati dell'armato triangolo si aprirono, ricevettero negl'intervalli il nuovo soccorso, difficilissima operazione, e si distesero sopra una linea sola; perciocché mancando con questa giunta il pericolo di essere avviluppati, cessava il mo-
      (I) Morrona . Pisa illustrata, T. III. Si celebra tuttavia iu quel giorno la festa di san Sisto nella chiesa dedicata al santo pontefice.


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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